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p a r a d i s o vi. |
[v. 43-54] |
duci assai; e così in Italia Annibale quando sconfiggeva, e quando era sconfitto. Ma li Cartaginesi, non potendosi difendere da Scipione, mandorno per Annibale che era in Italia, e venuto in Affrica combattè con Scipione, e fu vinto; unde finalmente si venne alla pace, e fatti sono li Cartaginesi tributari dei Romani, e durò questa battaglia seconda anni 17. E tornato Scipione a Roma, ebbe lo triunfo che fu chiamato Africano, perchè avea vinto in Africa; e durò questa pace anni 50. Poscia fu mossa la terza guerra, nella quale fu Scipione tribuno dei cavalieri figliuolo di Paulo Emilio legittimo e naturale, adottato dal figliuolo di Scipione Affricano superiore, sicchè per adozione era nipote del superiore che l’avea fatta tributaria, al quale fu commessa la guerra da’ Romani, fatto consule negli ultimi due anni nei quali prese Cartagine; sicchè l’avolo la fece tributaria e lo nipote la disfece, et amenduni furono detti Africani; ma questo ultimo non fu della casa dei Corneli, se non per adozione, ch’egli fu figliuolo naturale di Paulo Emilio, come detto è; et in quattro anni fu finita la guerra, e disfatta et arsa Cartagine, e li fuggitivi Romani e la reina con due suoi figliuoli si gittò nel fuoco, e secondo che scrive Paulo Orosio, 700 anni durò Cartagine. Ecco che ben fu atterrato l’orgoglio dei Cartaginesi dai Romani sotto la insegna dell’ aquila, Sottesso; continua Iustiniano, secondo che finge l’autore, lo suo ragionamento dicendo sotto esso 1 dell’aquila, iovanetti triunfaro; cioè ebbono lo triunfo essendo iovanetti, cioè inanti al tempo 2 decreto a tale dignità, che dovesse meritare triunfo: non poteva avere triunfo se non consule o dettatore, e dettatore nè consule poteva essere se non passava l’età d’anni 30. E Scipione superiore Affricano, essendo di 24 anni, ebbe lo consulato nella Spagna et in Affrica, come detto è di sopra, e vinto Cartagine nella Spagna et in Affrica l’altra Cartagine fattala tributaria, ebbe lo triunfo poi in Roma, e però dice Ovidio: Parcite natales 3, timidi, numerare Deorum: Cœsaribus virtus 4 contigit ante diem— . Scipione; cioè Affricano, del quale è stato detto di sopra che disfece Cartagine, come detto è, et assediò Numanzia, sicchè li Numantini messo fuoco nella città per non arrendersi, imbracciantisi prima tutti perittono et arsono, e li Romani tornorno con vittoria, e Scipione Affricano che era stato imperadore dello esercito essendo giovano, ebbe lo triunfo. e Pompeio; questi fu Gneo Pompeio, lo quale fu mandato in Ispagna con Pio Metello che era console, e fùvi morto Fiorino consule dei Romani
- ↑ C. M. sotto esso segno dell’ aquila,
- ↑ Decreto; decretato, participio passato come torno, trovo per tornato, trovato, dal latino decretus. E.
- ↑ natales, pueri, numerare
- ↑ virtus non venit ante