accordandosi in tutte le sue opere e sentenzie colla santa Teologia. E però venendo a la divisione debbiamo considerare che l’autore nostro àe diviso questo suo poema, secondo la forma del trattato in 33 canti, li princìpi dei quali sono manifesti nel testo; ma secondo la forma di trattare de la materia, si divide principalmente in tre parti: imperò che in prima propone la materia; ne la seconda parte fa la sua invocazione, et incominciasi quine: O buono Appollo ec.; nella terza parte incomincia a narrare, et incominciasi quine: Surge ai mortali ec. E questa terza parte si divide principalmente in 10 parti: imperò che principalmente prima tratta del suo montamento a la spera della Luna; nella seconda, del suo montamento a la spera di Mercurio, et incominciasi nel canto quinto che incomincia: S’io ti fiammeggio ec., et incominciasi quine: E siccome saetta che nel segno ec.; nella terza parte, del suo montamento a la spera di Venere, et incominciasi nel canto vii che incomincia: Solea creder lo mondo in suo periclo ec.; nella quarta parte, del suo ascendimento a la spera del Sole, et incominciasi quine nel canto x che incomincia: Guardando nel suo figlio co l’amore ec.; nella quinta parte tratta del suo ascendimento al quarto pianeto; cioè Marte, et incominciasi nel canto xiv che incomincia: Dal centro al cerchio, in quello ternario che dice: Quindi ripreser li occhi miei virtute; nella sesta parte tratta del suo ascendimento al sesto pianeto; cioè Iove, et incominciasi nel canto xviii che incomincia: Già si godea solo del suo verbo ec., a quello verso che dice: Io mi rivolsi dal mio destro lato ec.; nella settima parte tratta del suo sallimento al settimo pianeto; cioè Saturno, et incominciasi nel canto xii che incomincia: Già eran li occhi miei refissi al volto ec.; nella ottava parte tratta del suo