Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
c a n t o v. | 131 |
127Ma non so chi tu se, nè perchè aggi,
Anima degna, il grado della spera
Che si vela ai mortai colli altrui raggi.1
130Questo diss’ io diritto a la lumera,
Che pria m’ avea parlato; onde ella fessi
Lucente assai più di quel ch’ ell’ era.
133Siccome ’l Sol che si cela elli stessi
Per troppa luce, quando el caldo à rose2
Le temperanze dei vapori spessi;
136Per più letizia sì mi si nascose
Dentro al suo regno la figura santa,
E così chiusa chiusa mi rispuose
139Nel modo che ’l seguente canto canta.
___________
C O M M E N T O
S’io ti fiammeggio nel caldo d’amore ec. Questo è lo quinto canto
della terza cantica, nel quale lo nostro autore finge come Beatrice
rispuose al dubbio del voto Ch’elli avea mosso; et appresso come
montorno al secondo cielo, nel secondo pianeto, cioè di Mercurio. E
dividesi questo canto principalmente in due parti: imperò che prima
finge come Beatrice rispuose al dubio mosso di sopra, cioè se ’l voto si
può permutare; nella seconda dimostra come si trovorno montati al
secondo pianeto, cioè Mercurio, et incominciasi quine: Cosi Beatrice ec. La prima, che serà la prima lezione, si divide in sei parti:
imperò che prima finge l’autore come Beatrice rende la cagione a
lui; per ch’ella fiammeggia nelli occhi oltra ’l modo usato quando
ella era nel mondo; nella seconda parte finge com’ella incominciò a
dichiarare lo dubbio mosso di sopra, quine: Lo maggior don ec.; nella
terza parte finge com’ella, dichiarato lo primo punto del dubio che
era maggiore, intrò a dichiarare possa lo secondo, et incominciasi
quine: Tu se omai ec.; nella 1 quinta parte si dimostra come Bea-
- ↑ C. M. nella quarta parte, proposta la dichiaragione dèl secondo punto, comincia a dichiararlo quine: Due cose ec.; nella quinta