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c a n t o   v. 129   

73Siate, cristiani, a muovervi più gravi:
     Non siate come penna ad ogni vento,
     E non crediate ch’ ogni acqua vi lavi.
76Avete il nuovo e ’l vecchio Testamento1
     E ’l pastor de la Chiesa che vi guida.
     Questo vi basti a vostro salvamento.
79Se mala cupidigia altro vi grida,
     Omini siate e non pecore matte,
     Sì che l’ Iudeo tra voi di voi non rida.2
82Non fate com l’ agnel che lassa il latte3
     Della sua madre, e semplici e lascivo
     Seco medesmo a suo piacer combatte.
85Così Beatrice a me, com’ io scrivo,
     Poi si rivolse tutta disiante
     A quella parte ov’ è ’l mondo più vivo.4
88Lo suo tacere e trasmutar sembiante5
     Puoser silenzio al mio cupido ingegno,
     Che già nuova question avea davante.
91E siccome saetta che nel segno
     Percuote pria, che sia la corda queta;
     Così corremmo nel secondo regno.
94Quivi la donna mia viddi sì lieta,6
     Come nel lume di quel Ciel si mise,
     Che più lucente se ne fe ’l pianeta.
97E se la stella si cambiò e rise,
     Qual mi fec’ io, che pur da mia natura
     Trasmutabile son per tutte guise!

  1. v. 76. C. A. il vecchio, e il nuovo
  2. v. 81. C. A. il Giudeo
  3. v. 82. C. A. come agnel che lascia
  4. v. 87. ove il cielo e più
  5. v. 88. C. A. e il trasmutar
  6. v. 94. C. A. vidi io la donna mia