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DANTE E IL PETRARCA. LXI Ae Saggi intorno al Petrarca descrive così vivamente Val - chiusa, nelle Lettere di Jacopo Ortis non dipinge la bel- lezza de'liioghi sì che il pensiero li riconosca, e sal,2"a e scenda per essi. Non vedi i poggi, ma l'aura ne senti. E in que' tocchi stessi che son più rettorie!, è notabile nias>i- mamente in giovine, la parsimonia, pregio ignoto agli ab- baiatorelli ammiratori del Foscolo, e che talvolta i più co- muni concetti fa parer singolari. 11 vero si è che, tranne l'unico Dante, i poeti nella rappresentazione de' luoghi as- sai sovente tralasciano le particolarità minute e più pro- prie; e colgono que' punti di bellezza che sono comuni a numero grande a oggetti ; ma li scelgono tali che il comune tenga dell'universale anziché del triviale, del semplice an- ziché dell'abbietto. In Dante, la forma universale conserva insieme la fedeltà del ritratto; e tanto più mirabile è l'ef- ficacia del suo dipinge! e, che poche pennellate gli bastano, pure una sola, a far balzare alla mente i'imagine inte- ra; laddove nello Scott e in altri moderni la cura del par- ticolareggiare disperde, anziché raccogliere l'attenzione dei leggenti; e per aggiungere chiarezza, scema alle volte evi- denza. Non è parola che valga a rendere le tinte, con sì deli- cata e sì ricca varietà digradanti, dell'azzurro e del verde; il color delle nubi, e la forma de' colli che, o soli o appog- giati l'uno all'altro fraternamente, s'abbelliscono con la mu- tua bellezza; le rapide chine, i dolci declivii; le cime o sa- lenti quasi gradini d' altare magnifico, o ratto levantisi come un pensiero ispirato; i grandi alberi che da lontano appaiono come macchie, da vicino ondeggiano come mare fremente per vento; la pianura che lieta per breve spazio si distende, come viandante che posa per ripigliare la via; e le vallette rimote che paiono, quasi un angusto sentiero, correre sinuose tra monti. La casa del Petrarca volge le spalle a tramontana: ha da mezzogiorno un prospetto assai ampio di piano legger- mente ondeggiante, con di fronte un colle men alto: che solo s'innalza, e )>ar che renda Fimagine della lirica pe- traicliesca, solinga e gentilmente pensosa. Laddove l'epor pea dell' Allighieri è catena di monta.?ne, l'uiia sull'altra sorgenti, con ghiacci e verde, nebbia e sereno, ruscelli e torrenti, fiori e foreste, ardue cime e caverne cupamente eche":gianti. Da manca a levante, altre case tolgono la vi- sta de' colli, che forse un tempo era libera; e certo quelli d'allora erano men poveri e meno ineleganti edifizii: dac- ché tuttavia ci rimangono frammenti di stile archiacuto, siccome altrove pe' colli riscontransi tuttavia macerie e la- pidi romane. Da ponente a diritta, i poggi vengono più