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CAKTO XXXIV. 409 26. Quando noi fummo là dove la coscia Si volge appunto in sul grosso dell'anche; Lo duca con fatica e con angoscia 27. Volse la testa ov'egli avea le zanche, E aggrappossi al pel come uora che sale; Sì che 'n Inferno i' credeà tornar anche. 28. — Attienti ben : che per cotali scale (Disse il maestro, ansando com' uom lasso) Convien.'^i dipartir da tanto malo. — 59. Poi uscì fuor per lo foro d' un sasso, E posa me in suU' orlo a sedere: Appresso, porse a me 1' accorto passo.

5xO. r levai gli occhi ; e credetti vedere

Lucifero com' i' l'avea lasciato; E vidigli le gambe in su tenere. 3L E s' io divenni allora travagliato, La gente grossa il pensi, che non vede Qual era il punto eh' i' avea passato. 82. — Levati su (disse il maestro) in piede. La via è lunga, e il cammino ò malvagio : E già il sole a mezza terza riede. — (SL) Vellute. .En.,VIlI: Villo- 2-). (L) Appresso: poi. —Passo, da saqne se'is Pectora. Le setole di tanto Lucifero itU'urio. animaledovevaau esser quasi scaglio-, ^ (SL) Orlit. Lu'^ifero dal bellico ni a Virgilio. in su è Jitil'uno emisfero; giù, nei- {P} Appigliò. Ezech., XXlX 3, l'altro La mela dr sopra, m^^zzi fuori 4; Braco magne ... /nsces tui squa- (lf\ gliiaccio, mezza nei gliiaiv;io; la mis tuii aah-icrebunl' meta di *otio, mez/acirroniaia dallo 26 (6L) Ani^oacia. -En., VI; Sape- srogho, mezza (le gambe cioè) gui/,za rasqne evadere ad avrai. Hoc opus, in aria. Virgilio esce dallo soglio at- liic l'ibor eit. Si capovolge cuti faui'-a, tiguo alle cobce di Lucifero, emette perché nel punto ove la forza centri- Dame a sedere sull'urlo Poi fa un Ì)ela e massima. legger salto, dai velli del mostro al 27. (L) Zanche; gambe — Anche: luoso ov'é Dmte dì nuovo. 30 (SL) L'i oai S' imagini sempre ( SL) iluc/ie. Leg. Tob.: Quegli Lucifero anto grande, <'!ie da ogni ce ne dirà anche. lato sovrasta al riguardante come (F; Zanche Nota Pietro che que- montagna, sto Sfgoitìca doversi porre sotto piedi ^i. (L> T aragli ìfo di dubbio — gli abiti rei ^erus-ired -1 mile. Àug., Grossa- ignorante. — Punto: centro de V. ftelig , XXlV: Nel luogo ore della terra. VuOfìiO cade, irx de> e npp'iggiarsi per (SL) Gro^^a. Vita Nuova : Per- poteri-i yileKare E qa»-sio illustra sona grassa Cunv : Grossezza degli anche il verso: Si che'l pie fermo a^trolniji. Simile nel Crescenzio e in sempre era 'Ipih bavso (Inf., I). Semiotendi. 28 (SL) Scale. Inf. XVII: Omaisi ,32, (L) Malvagio: dlsaeiato. scende per sì fatte scalo. — Male. Inf ., (SL) Levati. .En. , VI, Sed jam XII. Virgilio, più d'una volta: mali ago carpe riam, elsnsceptum petftce' tanti.