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374 INFERNO Rupe ferunl, epulas raptos habuisse leones (1) Sed majora dedit cognomina collibus istis, Paenum qui Latiis revocavit ab arcibus hostem, Scipio (2). Nam sedes Libyca tellurc polito Haec fuit. En ! veleris cernis vesti già valli, liomana^ hos primum tenuit Victoria campos. Poi della lotta d'Ercole con Anteo; CoHseruere maìius, et multo brachia nexu. Colla din gravibus frustra tentata lacertis ; Immotumque caput fixa cum fronte tenetur. Miraturque habuisse parem (3). Dante lo nomina nel Convivio. Anteo non fa de' giganti che assal- tarono il cielo, ma figlio anch' egli della Terra, visse nemico d'ogni vita civile: però speft4-e da Ercole. Ciò conferma il line poliiico del Poeta in questa imagine de' giganti. Singolare etimologia di Anteo davano nel trecento: contrario a Dio. I Centauri, le Arpie, Gerione, Caco, Anteo furono tutti domati da Ercole, simbolo della forza civile. E un trecentista Inedito aveva già indovinata l'idea del Vico: È da notare e da sapere che queste dodici fatiche non sostenne un uomo solo che avesse nome Ercole; che, come dice sant' Agostino (i) : Molti furono quelli che furono chiamati Ercole.... Può eziandio essere che questo nome Ercole era appropriato agli uomini molto forti, li quali in valore e in virtù... passavano tutti gli altri. Onde come li re d' Egitto sono chiamati Faraoni, e li re di Roma sono chiamati Ce- sari , ed appo li Greci li savii uomini sono chiamati filosofi; cosi appo loro gli uomini forti e valenti sono chiamati Ercole. Reiruta- vano dunque gli antichi che quelli singolari uomini, li quali sin- golari fatti faceano , come combattere colle fiere selvaticìie , debel- lare e spegnere li tiranni, e colle scienze illuminare lo mondo , fos- sono Ercole. Seneca... sotto il nome d Ercole chiamando a Dio, dice: tu domatore delle fiere selvatiche, e pacificatore del mondo, pon mente quaggiuso in terra, se alcuna bestia, idest t ir afino , conturba i popoli: e colle tue saette V abbatti (5). (i) Recasli già mille It'on* per preda (5) il tenere clic fa Ercole levalo da (ter/. 40). terra Anteo per rifinirlo di forze , si- (2) tu che mila fortunata vallo Che gnifica, dice taluno, che fuor della terra fece Sapion di gloria creda (terz. 39). natia conveniva assaltarlo per vincere (3) Qui vcdesi giusta , e,spiegasi la le sue forze. E chi amasse intcrpreta- lezione del verso che dice delle braccia zione più recondita, potrchbe dire che d'Anteo: Ond' Ercole senti già grande i valenti nel bene devono tenere levali stretla (terz. 44): ed è più notàbile il in alto gli erranti, non per islrozzarlì, dare ad Anteo forza quasi pari a Ercole ma si per bene ispirarli. Omma traham e da questo gravemente sentita. ad me ipsuin (Joan., XII, 32). (4) De Civ. Dei, XVIH.