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INFERNO 363 11. Sappi eh' e' non s-on torri, ma giganti: E son nel pozzo, intorno dalla ripa, Dall' umbilico in giuso, tutti quanti. — 12. Come, quando la nebbia si dissipa, Lo sguardo a poco a poco raffigura Ciò che cela 'l vapor che 1' aere stipa; 13. Così, forando Y aer grossa e scura. Più e più appressando invér la sponda, Fuggémi errore, e giugnémi paura. 14. Perocché, come in sulla cerchia tonda Montereggion di torri si corona; Così la proda che '1 pozzo circonda 15. Torreggiavan di mezza la persona Gli orribili giganti, cui minaccia Giove dal cielo ancora, quando tuona. 16. Ed io scorgeva già d' alcun la faccia. Le spalle, e il petto, e del ventre gran parte, E, per le coste giù, ambo le braccia. 17. Natura, certo, quando lasciò 1' arte Di siffatti animali, assai fé' bene, Per tor cotali esecutori a Marte. vero fatto. Simile nel III del Par- una torre, non acendone in mezzo gatorio. per lo caslello almna (Anon.)— Co- H. (F) Pozzo. Apoc, IX,2 : Puteum rona. Virgilio, de' militi : Rara mu- abijisi. Nei drammi francesi l'In- ros cinxere corona {JEn., X). ferna era figurato in un pozzo di io. (L) Torreggiavan: attivo, pietre nere. (SL) [Torreg'etatwi. Questater- 12. (L) Stipa: addensa. zina è pure esempio di gran pen- (6L) Stipa. jEn.t V: In mibem siero semplicemente detto, ] — Gio- cogitur aer. ve. Boccaccio: Giove che- ancor li 13. (L) Forando coli' acume del spiventa tonando. A memoria del vedere. — Giugnémi : mi raggiun- fulmine che in Flegra li colse. Georg., geva, mi coglieva. I : Flagranti aut Athon... telo deji- (SL) Forando. Purg., X, t. 40 : cit. Hor. Garm., IH, 4 : Terra... mae- Disviticchia col viso. Francese: per- retque partili fulmine luridum Mis~ cer. — Fuggémi. Mn.. Xll: Fugit... sos ad Orcum. dolor. — Giugnémi. Vita nuova: Mi 16. )L) Braccia legate. giunse un si forte smarrimento. Jer., 17. (L) Arte : di creare giganti. XLIX, 24: Tremorapprehendileeim, (SL) Natura. Lucan., IX: Nec Psal., LIV, 6: Timor et tremor ve- de <c, Natura, queror : tot monstra ner uni super me. Francese; saisir. ferentem, Gentibus ablatum dederas 14. (SL) Montereggion. Castello se- serpentibus orbem. ^Animali. Cosi ne$e, che nel circuito delle sue mura chiama anche l'uomo (inf., V). ha q^iasi a ogni cinquanta braccia