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INFERNO 361 OAIVTO XXXI. ARGOMENTO. Giungono al nono e ultimo cerchio. Sino al quinto è punita V incontinenza; nel sesto e nel settimo la malizia; la bestialità nell' ottavo e nel nono. Da' lascivi agi' ira- condi, gli incontinenti: i maliziosi dagli eretici agli usu- rai; hi Mo.leholge, i hi stiali quelli cioè che il vizio tras- sero a tale eccesso da indurre Vimiana natura a stato in- civile e ferino. La bestialità porta quasi sempre la frode, cioè il tristo uso duella ragione e dell'arte ; ond' è che in Malebofge e 7tel pozzo penano i frodo enti; in Maleholge la frode contro chi non si fida; nel pozzo i tradimenti, che rompono il vìncolo e di natura e di fede. E perchè nelle più gravi reità pia prò fondo è l'orgoglio, però stanno a guardia del pozzo i giganti. Nola le terzine 3 alla 7; 11 alla 14: 16, 20, 21, 22, 25; 27 alla 30: 32, 36, 44, 46, 47, 48. 1. Una medesma lingua pria mi morse, Sì che mi tinse 1' una e l'altra guancia; E poi la medicina mi riporse. 2. Così odo io che soleva la lancia D'Achille e del suo padre esser cagione Prima di trista, e poi di buona, mancia. 1. (L) L'na; Virgilio mi rlrapro- Hai liastatuliLO^.ÌÌQì.,^\\: Opus- vero, poi mi confortò, — Tinse di que meae bii sen^it Tel^phus ha- rossore. stae. [Goethe, le Tasse, IV , 4 : Los {•^D Morse- Lingua che morde; poéte< nous racontent que la lance traslato non bello. — Tin<e. Hor. a' Achille Qveriisait. par une repa- Ep., 1, 16: Mordear opprobriis fai- ration bienfaisante, lei coups qu'elle sii. mntemqne colores? mefneaiaitportéi;lalavgue(iei hom- 2. (L) Paire : Peleo, la qual fa- vw. poiséde musi cet hf-ureux privi- Tiva e sanava. lège. Vedi W<trton's, History of En- (SL) Lancia. Ov. Rem. Am., 48 : glish Poetry, voi. l, sect. Il, p. 215.] Vìdnm in Jlercaleo quae quondam — Mancia. Valeva dono in genere. fecarat ho$te, Vulneris aucilium Fé-