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356 INFERNO 41. — A te sia rea la sete, onde ti crepa (Disse '1 Greco) la lingua, e 1* acqua marcia, Che '1 ventre innanzi agli occhi ti s'assiepa, r— 42. Allora il monetier: — Così si squarcia La bocca tua per dir mal, come suole. Che s' i' ho sete, e umor mi rinfarcia: 43. Tu hai 1' arsura, e '1 capo che ti duole; E per leccar lo specchio di Narcisso, Non vorresti, a invitar, molte parole. — 44. Ad ascoltarli er' io, del tutto, Asso; Quando il maestro mi disse: — Or pur mira! Che per poco è eh' io teco non mi risso! — 45. Quand' io '1 sentii a me parlar con ira, Volsimi verso lui con tal vergogna, Che ancor per la memoria mi si gira. 46. E quale è quei che suo dannaggio sogna. Che, sognando, desidera sognare, Sì che quel eh' è, come non fosse, agogna; 47. Tal mi fec' io, non potendo parlare : Che desiava scusarmi, e scusava Me tuttavia, e noi mi credea fare. 48. — Maggior difetto men vergogna lava (Disse '1 maestro), che '1 tuo non è stato: Però d'ogni tristizia ti disgrava. n. (L) Assiepa: fa quasi siepe U. (L) Pur: vedi un po' I — Jlt«« agli occhi. so : quasi me la piglio teco. (SL) Assiepa. D'idropico odi (SL) Fi s<o. ^^:n., I : Oblutu... donna gravida i Toscani dicono ctie ha^ret defixm in uno. ha la paìiàa aoH occhi. 45. (SL) Gira Bice: Gli farebbe sì 42, (L) Hm/ama: infarcisce; n'ho falla vergogna, che y semprech* egli fin troppo. alcuna donna vedesse, gli si gire- (SL) Squarcia Ov. Met. , VI : rebb^^ per lo capo. Dilatj>nt, palulos conticia rictus. — 46. (L) Agogna: brama ctie slaso- Suole. iVi-esri nfale de' Greci tuoi gno il suo t^d è stessi (iEn II). (SL) Quei. In Virgilio piti Sinai- 43. (L) Duole: di febbre. — Spec- litndinì couiinciano : Velut ille. . c/«o; 1a fonte 47. (L) Scusava: col mio turba- (SL) Leccar A. modo di bestia, mento Tutto il diverbio è di ricercata voi- (SL) Scmava. Purg. , V: Dd garilà. — iV'ircis.NO. An^o in prosa, color co n.'i peno Che fa Vito m di per' Ann Greco rammenta favola ereca; don tfil'oìt^ degno. al b'Utto dannato uno specchio . e 48. (L) M n Caso ret'o. specchio d' acqua limpida; egli che (SL) Difi'lto. Costrutto ambi- sa quanto sia tormentosa la memo- guo, ma dicniarato dal senso. E slf- ria dell'acque nell'ardor della selCk fatte ambiguità sono Inevitabili tal-*