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288 INPERNO 38. r vidi entrar le braccia per le ascelle; E i duo pie della fiera, eh' eran corti, Tanto allungar quanto accorciavan quelle. 39. Poscia li pie dirietro, insieme attorti, Diventaron lo membro che 1' uom cela: E il misero, del suo, n' avea duo pòrti. 40. Mentre che '1 fummo l'uno e l'altro vela Di color nuovo, e genera '1 pel suso Per r una parte, e. dall' altra il dipela; 41. L'un si levò, e l'altro cadde giuso; Non torcendo però le lucerne empie. Sotto le quai ciascun cambiava muso. 42. Quel eh' era dritto, il trasse invèr le tempie ; E di troppa materia che in là venne. Uscir le orecchie delle gote scempie. 43. Ciò che non corse indietro e si ritenne, Di quel soverchio fé' naso alla faccia, E le labbra ingrossò quanto convenne. 44. Quel che giaceva il muso innanzi caccia; E le orecchie ritira per la testa. Come face le corna la lumaccia. figura di gambe. — Sua; dell'aomo. l'uomo al serpe. Ovid. Met. , IV: (SL) Togliea. Virg., Bue, VI: Nipraque caeruleis vaìiari corpora Sumere ìormai. — Dura. Ov. Mei. , gaUii. D'altra trasformazione: Et IV : Durataeque cuti squamai in- maciemnumeriimquepelum,nigrHìn- crescere senlit. D' un' altra trasfor- que colorerà Ponere ; et hvmannm mazione in albero: In Mognos bra~ membns inducere 1orrnam[ì>lel.., VII). chia ramos; In parvos diaiti; dvra- 41. (L) Lucerne: occhi. tur cortice pellii (Met. , X) — Per- (SL) Cidde. Ovid. Met., IV: Ut deva. Ov. Met.. XIII : Perdidit... ho- serpens, in longam, tenditur alcnm. . minis... forrnam. Lucan. , Pertunte In pectuiquc cadit pronus. — Ln- figura cerne. E nel Burchiello e iifìiru.<<o "38. (L) Bi-accii all'uomo. — Quelle: ~ toscano. Matth., VI 22 : Lucerna del le braccia dell'uomo. corpo tuo é !U)Cchio tuo. Gli occhi ri- (SL) Accorciavan. in Ovidio manevan ferini nel novello uomo, (Met. , V) è una trasformazione in umani nel serpe. lucertola, con imagini simili. 42. (L) Trasse: l'angolo facciale 39. (L) Misero uomo. — Duo: ave- crebbe. — Gote prima scenjpi«, senza va due piedi di serpe. orecchi. 40. (L) Una: al serpe fall' uomo. 43. (L) Ciò. La materia del muso — Dipela: l'uomo fatto serpe. di serpo, che non va negli orecchi, (SL) Color. Il fumo , emana- si fa naso umano, zlone dell'una e dell'altra natura, 4i. (L) Lumaccia: lumaca, dà li colore del serpe all'uomo, del- (SL) Lumaccia : G. Villani.