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CANTO XXV. 2S5 16. Se tu se' or, lettore, al creder lento Ciò eh' io dirò, non sarà maraviglia ; Che io che '1 vidi, appena il mi consento. 17. Com' io tenea levate in lor le ciglia, E un serpente con sei pie si lancia Dinnanzi all' uno, e tutto a lui s' appiglia. 18. Co' piò di mezzo gli avvinse la pancia, E con gli anterior' le braccia prese ; Poi gli addentò e 1' una e 1' altra guancia. 19. Gli diretani alle coscio distese, E misegli la coda tr' amendue, E dietro per le ren' su la ritese. 20. Ellera abbarbicata mai non fue Ad alber sì, come 1' orribil fiera Per l'altrui membra avviticchiò le sue. 21. Poi s' appiccar, come di calda cera Fossero stati ; e mischiar lor colore : Nò r un né r altro già parea quel eh' era: 22. Come procede, innanzi dall' ardore. Per lo papiro suso, un color bruno; Che non è nero ancora, e '1 bianco muore. rubò ne' pabblioi uffìzi!. — Dove, gote col morso. Biagioli: i ladri si T. 17. — Poh. Ovid. Met., IX: Bigi- assaltano fra loro, toque silenlia suadel. Jav., l: Digito 19. Gli piprli di dietro: compesce labellum. (SL) Gli: Ariosto: Gli deretan' 16. (L) Consento: credo. ginocchi. — Rilese. Di Gerione, die (F) Consento. Dante, Rime: Il lia il fusto di serpente, Inf., XVII •- suo aspetto giova' A consentir ciò che ii coda .. tesa, come aìiguilla mosse, par maraviQlia. Ed é bello riporre 20. (SL) Ellera Horat. Epod., XV, Ja fede in un sentimento, in un con- 5: Arclius atque hedera procera ad- senso dell'anima coi vero. stringiturilex. Leniti adhaerensbra- 17. (L) Levate: inarcate guardando chiii. Arios: Né co>ì strettamente el- giù,— Uìio: Agnolo Bruneliesohi. lera preme Pianta no' intorno abbar- (SL) E Modo virgiliano comune bicata s'abbia. — Orribile. Virgilio, in Toscana Georg., l: Si brachia forte di Proteo che sì trasforma : ìlorribi- rendsit, Alqueillamin praeceps prò- lem feram,. - Fiet... subito sus horri- no rapitalopus amni — Lancia. Lu- dm.... Squamoiusque draco (Georg., can., IX: Ecce procul saevm sti-rili IV). se robore trunci Tonit , et immisit 22. (L) Innanzi: prima che arda. {Jaculwn vocat Africa) serpetis; Per- (SL) Papiro. Crescenzio, VI, que caput Panili Iramactociue lem- 93: Elba bianca che .si metteva per pora lauit. Nili bi virus agii: rapidi lucignolo in lampone e in lucerne, e cum vulture fatum. — Tutto. JEii., era una specie di giunco, spugnosa e M: Curpora... serpens amplexus. ... poioso. S. Pauiin de nat. Fel , 111: Iniplicat. Lumina ceralis adolentur odora pa- 18. (SL) Addentò. JEa.tU: Miseros pyris. morsa depascitur artus. Tanto era (F) Muore. Arist. Fis , Vili : Mi- grando da «prendergli entrambe le bum cum ortum est..., cum interiit.