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260 INFERNO OAIVTO XXIII. ARGOMENTO. Sdrucciolano nella bolgia degV ipocriti: trovano due frati bolognesi, coperti di cappe di piombo dorate di fuori, e Caifasso e gli altri nemici di Gestì, croci/issi per^ terra con pali, e passare gV ipocriti gravi su i loro corpi. Vir- gilio s'accorge che i diavoli avevano detta bugia, e se ne turba come sincero ch'egli è. Nota le terzine i, 2, 4 ; 6 alla 10; 12, 13; 14 alla 24; 26 alla 30; 32, 34, 36, 37, 38, 40, 41, 42, 48. 1. 1 aciti, soli e senza compagnia, N'andavam, F un dinnanzi e l'altro dopo, Come i frati minor' vanno per via, 2. Vòlto era in sulla favola d'Isopo Lo mio pensier, per la presente rissa, Dov' ei parlò della rana e del topo : 3. Che più non si pareggia mo ed issa. Che r un con l' altro fa , se ben s' accoppia Principio e fine con la mente fìssa. 4. E, come 1' un pensier dall' altro scoppia. Così nacque di quello un altro poi, Che la prima paura mi fé' doppia. 1. (SL) Soii. Aggiunge senza com- 3. (L) Mo : ora. — Issa: adesso, pagnia, per alludere alla fiera com- —Fine: della nostra avventura: vo- paQìiia da cui s' erano liberati. — levano copliercl. furon col,'i. Frati. DiPDessi, raccolll in silenzio. (SL) Mo. Da modo. E nel Sac- 2. (L) Favola , una rana per clietti. — Usa. Da ìiac ipta hora. annegare un topo se lo lega al piede Inf., XXVII, t. 7; Piufi; , XXIV, 1. 19. dicendo ti passerò di là dal fosso: L'uno i.omliardo, l'altro Toscano. un nibbio scende e li afferra tutti e 4. (SL) Scoppia , Bnonar., Fiera: due. — liovo : Esopo. Questo a quello Pi'.nsier succede , e (SL) hopo. An-^o in prosa. — visco aìVaUro fasd, E Valtro alVal' Rana. Nel Canto XXI paragona i ba- ^ro. Pensieri ioap^golati. rattieri alle rane ; nel seguente un d' essi al sorcio.