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CANTO XXII. 257 I BARATTIERI E I DIAVOLI. Barattieri dicevasi ciii vendesse altrui degli alti del proprio uffizio, o truffasse, a ogni modo, delle pubbliche cose. Pietro distingue le ba- ratterie che si fanno giuocando, giudicando, amministrando. Baratteria, dice l'Anonimo, è quella frode per la quale V uomo inganna e baratta la Repubblica, e la sua patria in comune o in particularitade. Distin- gue la Repubblica e la patria, intendendo il primo delle istituzioni, il secondo delle sorli del popolo. Baratteria è dunque ogni inganno che abbia il lucro per fìi^e, o diretto o indiretto, o prossimo o remoto; e non solamente chi traffica sulle soni e le istituzioni del popolo in co- mune; ma chi lo fa in casi particolari, per minimi che siano, é barat- tiere; e il barattiere al minuto é reo di lesa maestà patria, se non quanto, almeno come il barattiere indigrosso; e può essere più. Dice l'Anonimo, che nel ventunesimo Canto si tratta di barattieri in Re- pubblica libera ; nel seguente, di que' che vi\ono in corte di principi. Anco nell'Inferno di Virgilio troviamo i barattieri: Tendidit hic auro patriam, dominumque potentem Imposuit, fìxit leges pretto atque refi- xit. E più sopra: Nec veriti domincrum fallere dextras : che vengono a essere appunto i due generi che dislingue l'Anonimo. E due volte è in Virgilio dominus come due volte in Dante: donno Michel Zanche; e : ebbe i nemici di suo donno in mano : senonchè qui donno ci cade ancor meglio, dacché un Navarrese parla d' un Sardo. Dante da' suoi nemici,, con quella stoltezza che é la pena delF odio accusato di baratteria, egli che nota il villan... da Signa, Che giàper barattare ha rocchio aguzzo! (1); egli che nomina i barattieri ac- canto ai mezzani mercenarli d'amore (2): egli che dal suo titolo di poeta, il quale porta tanti malanni seco, doveva almeno essere lavato di questa pecca (3), si vendica dell'acgusa volgendo in deriso i calun- niatori, con una di quelle ironie delle quali egli é potente, per più di due Ganti continuata. RidiciUum acri Fortius et melius magnas plerumque secat res (4). E veramente il suo verso è spada che taglia. E però nel principio del Canto ripete il titolo di Commedia dato al poema: al qual proposito potrebbesi del resto notare che anche Lon- gino di que' versi d'Omero in cui moralmente discorre della vita do- mestica d^ Ulisse, li dice racconto che è una specie di commedia in cui sono dipinti costumi (5). E Pietro a proposito della trombetta diabo- lica : Per dimostrare i turpi abiti e atti di questi tali : ed è scusato di dire simili cose , siccome poetaj del quale è proprio indurre imagini di virtù anco per via di ciualche rappresentazione indecente (6). (1) Par., XVf. rum, incendia ridet: i^on fraudem so- (2) Inf., XI -.Ruffìan, baratti, e simile ciò, puerove incogilnt ullam Pupillo, lordura. (4) Ilor. Sat , ì, 10. (3) Hor. Ep ,11, i : Valisavarus Von (5) Trad. di E. Tipaldo. temere est ammus ; versus amai, hoe (6) Qui cita Tommaso al primo dei studet unum; Detrimenla,fugasservO' posteriori. Dante. Inferno, 17