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— 69 — studio, di certo allora non noto che ai lavoranti di stamperia. Oh perchè nessuno mi disse che era altri olire il Gozzadini, a cui potevo dirigermi, e mi sarei diretto? Chiesi tosto il libretto all’autore ed egli cortese me ne favorì. E un bel compito, che se non scioglie la questione, molto di buono e di curioso comunica. Prima di tutto mi convince che lo Zone è l’ultima parte del nome Ugozzone^ Uguiccione, Ugoccione; e avevo ragione di trepidare come ne dicevo e allora stampai: poi mi piace quella notizia che Filippo fosse Frate del terz’ordine di S. Bernardo o della penitenza, e non Frate gaudente, le prove sono irrecusabili e le accetto; come i gaudenti erano famosi e gli altri poco noti all’universale d’Italia così è scusabile il Rosciate se udendo Filippo frate il reputasse de’ gaudenti e tale lo desse. Ma qui cominciano i dubbi e per me anche gì’ imbrogli. Afferma il Gualandi essere Ugozzone e Ugolino un nome solo, e quindi mette innanzi due Genealogie di famiglia del quartiere di Porta Procula discendenti da un Cambio, e aventi per capi Oliviero e Filippo: da Olivero scende Cambio, da costui Fra Filippo della Penitenza, dal frate nota Uguiccione cui dicifur Zone, e da costui Giacomo detto Ser Mino ch’ei repula il commentatore di Dante. Da Filippo deriva un Ugozzone o Ugolino, e da costui un Giacomo. A pag. 25 in suo testo scrive che questo Giacomo d’Ugolino non poteva esser altro che il figlio di Ugozzone o Zone; come mai uno ha ad essere un altro egli non dice: per me veggo che in quei documenti Ugolino e Ugozzone sono sempre distinti, e quindi non confondibili. Anzi dirò di giunta che il Giacomo di Ugozzone è troppo basso d’età per confondersi col Giacomo dell’Ugolino supposto pure, che non è, che Ugolino fosse Ugozzone; e che il trovarsi nei medesimi anni un Giacomo d’Ugolino e un Giacomo d’Ugoccione mostra che altre generazioni dei Lana sono state, i cui rami ancora non si sono manifestati al Gualandi. Questo paziente e lodevole ricercatore delle Memorie lanee a pag. 51 memora un legato fatto nel 1323 di una somma dovuta a un testatore per Zonem, bartolomcum et aulivcrium fratris ’philippi de bononia qui nimc morantnr in terra’ veneneciarum. La famiglia di Porta Procula se Bartolomeo vai Bartolino direbbe che i tre sono figliuoli di fra Filippo;