Pagina:Commedia - Inferno (Lana).djvu/515


INFERNO. — Canto XXXIV. Verso 36 a 54 511

     Ben dee da lui procedere ogni lutto.
O quanto parve a me gran meraviglia,
     Quando vidi tre facce alla sua testa!
     L’una dinanzi, e quella era vermiglia;
L’altre eran due, che s’aggiungono a questa 40
     Sovr’esso il mezzo di ciascuna spalla,
     E si giungono al luogo della cresta;
E la destra parea tra bianca e gialla;
     La sinistra a vedere era tal, quali
     Vengon di là, onde il Nilo s’avvalla. 45
Sotto ciascuna uscivan duo grand’ali,
     Quanto si conveniva a tanto uccello;
     Vele di mar non vid’io mai cotali.
Non avean penne, ma di vespertello1
     Era lor modo; e quelle svolazzava, 50
     Sì che tre venti si movean da ello.
Quindi Cocito tutto s’aggellava:
     Con sei occhi piangev , e per tre ménti
     Gocciava al petto sanguinosa bava.2


  1. V. 49. Così i Frammenti bolognesi e l'ambrosiano 108 con grande avvcinammento al lat. vespertilio.
  2. 54. II pianto non gocciava da’ mcnti, ma la bava come benissimo hanno il Coitonese e il perugino e uno de’ Triulziani, onde si ebbe illustrazione dal Perlicari, e l'ambrosiano 108 e altri.




V. 37. Dice come ha tre faccie, l’una dinanzi, cioè la vermiglia, che per allegoria significa ira.

40. Cioè una di ciascuna spalla, e le fronti di tutte tre si congiungeano suso la palatina, dove sta la cresta a quelli animali che hanno la cresta.

43. Cioè figura la impotenzia di lasciarsi vincere al peccato.

44. Nilo è un fiume nelle parti orientali e descende nelle parti australi, dove per la vicinità del calore del sole vi nasceno li uomini neri, si ch’altro non vuole dire se non che la sinistra era nera.

46. Questi sono quelli gonfaloni di che è detto.

48. Cioè vele di navi.

49. Dice che quelle non erano penute a modo d’uccello, ma avevano somiglianza a quelle de’ vipistrelli.

51. Cioè dinanzi e dalli due suoi lati erano venti che procedeano per lo menare di quelle.

52. Cioè quel fiume da quelli venti si gelava. Il sangue dei peccatori discendca mischiato alle sue bavaglie da ciascun mento delle sue faccie.