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INFERNO. — Canto XXXI. Verso 125 a 139 483

     Questi può dar di quel che qui si brama: {{R|125}
     Però ti china, e non torcer lo grifo.
Ancor ti può nel mondo render fama;
     Ch’ei vive, e lunga vita ancor aspetta,
     Se innanzi tempo grazia a se noi chiama.
Così disse il Maestro: e quegli in fretta {{R|130}
     Le man distese, e prese il Duca mio,
     Ond’Ercole sentì già grande stretta.
Virgilio, quando prender si sentìo,
     Disse a me: Fatti in qua. sì ch’io ti prenda:
     Poi fece sì, che un fascio er’egli ed io. 135
Qual pare a riguardar la Carisenda
     Sotto il chinato, quando un nuvol vada
     Sovr’essa sì, ch’ell’a l’incontro penda;1
Tal parve Anteo a me che stava a bada


  1. V. 138. Chi scrisse in contrario non pensò al significato di dall’altro lato, all’opposto. Il Witte si stette al solo icontro, ma non basta: e con lui starebbe anche il BS. coll’ en contra penda. I Frammenti dell’Univcrsità hanno che quella incontro, e il Cod Vatic. BU. che della incontro ma sì questi due che il BV. che ha chella incontro sembrano provenire da giusta lezione, guastati dai copiatori. I Cod. BG , BP. stanno colla mia scelta.




V. 125. Quasi a dire: questi farà rinnovellare la fama di te nel mondo, imperocchè elli è vivo, ed è per avere grande vita al mondo, salvo che per grazia Dio non lo chiami a sè.

130. Cioè le parole dette di sopra.

132.Onde Ercole. Quando s’abbrancolonno insieme, come è detto.

133. Segue il poema mostrando come Virgilio tenne in braccio Dante, e com’elli era tenuto da Anteo.

136. Qual pare, dice che essendo nello braccia d’Anteo, veggendolo chinare, tutto lo simile li parve vedere come essere sotto la Carisenda, e vedere in contrario, dove ella è piegata, gire le nuvole, ch’ella pare pure ch’ella caggia sì si interna lo raggio visuale nell’aire. Circa lo quale esemplo è da sapere che in Bologna suso una piazza detta Porta Ravignana, sono due torri: l'una è lunghissima ed è appellata l'Asinella, perchè d’un casale che ha nome li Asinelli; 1’ altra torre non è sì lunga, ma è più grossa, ed è piegata e torta verso quella Asinella; però quando le nuvole vanno all’opposita parte del piegare della torre, a chi vi guarda par pur ch’ella si chini; ed è appellata quella torre Garisenda, imperocché d’un casato chiamato Garisendi. E però dice che Anteo li parea tutto simile alla Garisenda quando elli chinò a metterli al fondo.