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INFERNO. — Canto XX. Verso 125 a 130 353

     D’ambedue gli emisperi, e tocca l’onda 125
     Sotto Sibilla , Caino e le spine.
E già iernotte fu la luna tonda:
     Ben ti dee ricordar, che non ti nocque
     Alcuna volta per la selva fonda.
Si mi parlava, ed andavamo iutrocque. 130


di Tiresia è questa che è fittiva; li poeti, volendo far menzione del tempo, parte d’esso è pregno e parturisce frutti tutto a modo di femina, l’altre parti d’esso sarà stretto e serrato, e non germina la terra in esso tutto a modo di maschio. Or fittivamente elli pognono essere Tiresia lo tempo; in quanto è inverno è maschio, che non fruttifica; poi viene lo state ed ello parturisce suoi frutti, e per consequens è femina. Or la quistione dalli due Dei è per allegoria detto li due elementi attivi, cioè caldo e freddo; lo freddo è constrettivo, ed è lo maschio; lo caldo è aperitivo e germina, ed è la femina. Or lo caldo occupa più luogo che ’l freddo, e però diceno che la femina è di maggiore appetito.

La privagione di lume ch’ebbe Tiresia hae a significare che per lo calore ascendono li vapori e fanno nell’aire oscurità; per lo freddo stanno constretti alla terra, e per consequens non impediscono lo lume del sole; e però è più palese ogni cosa che per luce si dichiara. E perchè la vista non è impedita tolleno che quasi prevedesse, e per consequens fue auguro1.


  1. Qui seguita: »La recitazione di Manto fu ed è vera; fu, com’è detto, che molto si dilettò in quelle arti superstiziose, e per esemplo ne fa menzione in lo presente capitolo l’autore, e ponela tra li suoi simili». É sicuramente una nota marginale.



Nota. Del Commento battezzato Ottimo appartengono: l’intero Proemio sebbene meno pieno, e i racconti sull’astrologo Bonatti e il calzolaio Asdente, che sono al v. 118. È uma rifazione colla materia, lanea tutto ciò che è al verso 64; e si direbbe un tradotto o trafatto collo scritto Lana quell’ altro che è ai v. 121 e 124; senza tener conto di molti piccoli accidenti sparsi qua e là come granelli di sparsa rena. È pure qualche varietà fra la Vind. e il R.

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