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INFERNO. — Canto XVI. Verso 24 a 34 289

     Prima che sien tra lor battuti e punti:
Così, rotando, ciascuna il visaggio 25
     Drizzava a me, sì che in contrario il collo
     Faceva a’ piè continuo viaggio.
E, se miseria d’esto loco sollo
     Rende in dispetto noi e nostri preghi.
     Cominciò l’uno, e 'l tinto aspetto e brollo; 30
La fama nostra il tuo animo pieghi
     A dirne chi tu se’, che i vivi piedi
     Così sicuro per lo inferno freghi.
Questi, l'orme di cui pestar mi vedi ,




ceano nello steccato a loro ordinato per lo comune al peggio ch’elli poteano e per forza e per sagacità, tanto che l’uno o si chiamava vinto era morto. Ed allora la sua parte perdea, ed erasi dato lo torto.

Or avvegna ch’eli’ era quistione si di poco affare che questi ch’erano a tale offizio faceano la pugna dentro dallo steccato, nudi, e brancolavansi pure alle braccia1, e quello che cadea la sua parte perdea.

Or usavano questi quando doveano fare questa battaglia nudi, d’ungersi con olio, acciò che le mani del suo avversario smucciassero e noi potessero abbracciare. E questi cotali erano appellati Campioni, perchè nelli loro atti si ritrovava quella ragione e dritto, che per le sagacità delle umani uomini si negava. Sichè nel presente esemplo aduce Dante li detri campioni, imaginando sempre come fanno quando sono in prima nello steccato che l’uno segue l’altro per far buona presa. Ed imagina pure quando è in duello ch’elli sono nudi e unti in per quello che l'anime non hanno alcuno vestimento.

V. 24. Cioè che l'uno segue l’altro inanzi ch’elli si facciano alcuna lezione di pugni o di ingoffi.

25. Cioè che conveniano per lo suo veloce molto volgere li volti indrieto per continuare parladura con Dante, e convenìa che nel mezzo circolo li volti fossero contrarii di piedi.

28. Poi ch’ha detto del movimento ed essere de’ predetti, continua come li parlonno e che li disseno, come appar nel testo, che avegnach’elli siano in tal miseria, elli furono al mondo uomini di fama, per la qual fama elli lo pregano ch’elli li dovesse dire chi elli era, il qual fregava, cioè andava con li suoi piedi così seguro per lo inferno; quasi ammirando: tu non sei sforzato d’andare come siamo noi.

34. E uno d’essi tre che mantenea sermone, disse: questa è l’ombra di tal, che avegnachè si lo veggi quie, elli è d’eccellente ed alto grado. E come narra nel tèsto, elli fue nepote della buo-

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  1. Pigliavansi alle braccia R. Faceano pur alle braccia Laur. XC, 115.