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Avverto che il perche ita stampato nel Volume veneto che porta il saggio della copia di Ser Griffolo se non è svista di Rinaldo Fulin descrittore del Codice è errore di stampa e dev’essere peccata. Ma le lezioni del Selmi sono sue proprie non accortosi di mala calligrafia. Verso il line del Canto I, stampò isolato fra due punti fermi: Poi questa Camilla, e Re tumore, e stonato da questo malanno aggiunse un (sic); e poi a capo (e a capo il codice non va) Eurialo e Niso e molti altri moriro ecc. Il testo dee dire: Poi Camilla che ebbe turno re! Il Cod. Magliabecchiano VII, 1208 § 1141 pure consultato dal Selmi ha più chiaro: poi questa Camilla hebe turnor’ Eurialo e Niso e molti altri moriro: cioè: Questa Camilla ebbe Turno re. Eurialo e Niso e molto altri moriro ecc.
Le Chiose edite dal Selmi hanno molti riscontri anzi tanti riscontri d’altri chiosatori che quasi sono volumi quanto è di esse. Di due ragioni sono: prima, quelli che presi sono dal Commento anonimo pubblicato da Lord Vernon, ma di quella parte che era portata a riscontro de’ Codici un parigino, l’altro Stroziano, e questa sezione il Selmi reca a dimostrare che i compositori di quelle chiose spogliarono l’autore da lui eletto; l’altra è di quelli de’ commenti stampati sino al Buti e a Benvenuto da Imola, e anche di alcuni mss. onde fa riconoscere che le chiose pubblicate da lui furono spizzicate da tutti, che