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272 INFERNO, — Canto XIV. Verso 105 a 108

     E Roma guarda sì come suo speglio. 105
La sua testa è di fin’oro formata,
     Di puro argento son le braccia e il petto, *
     Poi è di rame infino alla forcata:




106. Dice l’istoria che la città di Babilonia signoreggiò il mondo un grande tempo. Poi fu costrutta Roma; e quanto Roma montava in signoria, cotanto Babilonia calava e montò tanto Roma in grandezza che lo imperio, sicome si ha per le croniche, fu transmutato a Roma. Or dice che essendo Nabuccodonosor imperadore di Babilonia, elli sognò un meraviglioso sogno, lo quale era di tanta novitade che la sua fantasìa, quando fu dissedato, per alcuno modo non lo poteva rifermare1. Costui volendo pur sapere che sogno elli aveva fatto, fe assemblare tutti li suoi savii proponendo innanzi ad essi ch’elli li dovesseno dire lo sogno ch’elli avea fatto, con ciò sia cosa che ch’ era meravigliosa cosa, ma non se lo ricordava. Li savii suoi li rispuoseno: da poi che tu non te ne ricordi che l’hai fatto, noi per nostra scienzia non ne potemo saper nulla; convienti trovar persona, ch’abbia spirito profetico, e quello per revelazione te lo dirà. Or questo Nabuccodonosor per li peccati de’Giudei avea fatto guerra con essi e infino tanto oltraggiandoli che li avea dispersi delle sue signorìe, e molti ne tenea in prigione, fra li quali elli avea Daniel profeta. Fu detto: manda per uno Ebreo che tu hai in prigione che ha nome Daniel, lo quale ti saprà dire quello che vuoli sapere, imperocché 'l hae dal suo Dio spezial grazia, ed è profeta. Nabuccodonosor udito questo, mandò per Daniello e fèlli la questione. Daniel li rispuose: tu hai sognato di vedere in la isola di Creti un imagine d’un vecchio suso una montagna, la qual tiene lo viso volto a Roma e le sue spalle volte a Damiata: ha questa imagine lo capo d’oro fino, le braccia e 'l petto sono d’argento, poscia fino le anche di rame; poi l’anca sinistra e la gamba e lo piede si sono di ferro; l'anca destra e la gamba e il piede si è di terra cotta. E parve che la detta imagine si sostenesse più su lo piè destro che sopra l’altro; poi t’aparse che la detta imagine fosse fessa dal collo in giuso per tutte l’infime parti, per la qual fessura descendea uno umido, del qual si facea un fiume, lo qual parea descendere sino al centro del mondo.

Detto questo sogno Daniello a Nabuccodonosor, fu poi per lui domandato che hae a significare questo vecchio. Rispuoseli Daniello: questa imagine hae a denotare l'etadi del mondo. In prima ch’ella sta volta verso Roma, e tiene le spalle verso Damiata, ch’era un monte di Babilonia, hae a significare che lo imperio del mondo, e la signorìa pubblica si partirà di Babilonia e girà a Roma. Quel ch’ell’ hae lo capo d’oro fino senza alcuna frattura, denota la prima etade delli uomini del mondo, la qual fu tutta estratta e separata da cupidigia ed avarizia. Quel

  1. Cioè quando fu desto, non lo ritenne in mente, nè potea raccapezzare.