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INFERNO. — Canto XIII. | 261 |
L’altra si è che questo vizio si può applicare a più di quella terra: quasi a dire ch’ella n’è molto viziata. E perchè li esempli in la presente Comedia sono posti ad intelligenzia dello studente, quello esemplo che li è più notorio è da tòrre, acciò che possa più perfettamente cogliere la intenzione del poema; perciò li dà larghezza ch’elli toglia per esemplo di quelli che lo predetto studente sae. E qui compie la intenzione del tredicesimo capitolo.
Nota. L’Ottimo ha del Commento Jacopo della Lana tutto intero il Proemio a questo canto, salvo qualche variazione di parola, e alcuno errore di copia, o di lettura. Nel corpo della glossa ha poi
del Lana quella parte che rischiara il verso 42.