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INFERNO. — Canto XII. Verso 53 a 67 243

     Come quella che tutto il piauo abbraccia,
     Secondo ch’avea detto la mia scorta:
E tra il piè della ripa ed essa, in traccia 55
     Correan Centauri armati di saette.
     Come solean nel mondo andare a caccia.
Veggendoci calar ciascun ristette, *
     E della schiera tre si dipartiro
     Con archi ed asticciuole prima elette: 60
E l'un gridò da lungi: A qual martire
     Venite voi: che scendete la costa?
     Ditel costinci, se non, l'arco tiro.
Lo mio Maestro disse: La risposta
     Farem noi a Chiron costà di presso: 65
     Mal fu la voglia tua sempre sì tosta.
Poi mi tentò, e disse: Quegli è Nesso,




Centauri sono animali mezzi Cavalli e mezzi uomini, li quali vanno con arche e saette pestilenziando quelle anime de’ tiranni che bolleno in lo sangue. E descrivono li poeti che Ision di Grecia innamorato di Iunone moglie di Iove, la ditta Iunone venne a cacciare con esso: e quando Ision volle gittare lo sperma, Iunone non lo volle ricevere, ma tirossi indietro, sicché lo sperma cadde in terra, del qual s’ingenerò li Centauri. L’allegoria di questa favola è che Ision fu primo rettore di Grecia, e sì non era nobile1, ma per modo tirannico tenea lo reggimento. Affettava gloria e onore: e questo figura che volle concubere con Iunone che è moglier di Iuppiter. Avea cento cavalieri a sua guardia armati con saette e con archi; e questo figura li detti Centauri, quasi a dire cento armati. Lo qual Ision poco tempo tenne il reame perchè li fu tolto: e questo figura che stette poco con Iunone in diletto, ch’ella si tirò in dietro. E però che li Centauri funno prima trovati per li tiranni, cioè soldati, però in questo capitolo de’ tiranni fa menzione d’essi.

V. 60. Asticciole, cioè saette.

65. Questo Chirone fu un grande e valente uomo, e uomo d’arme e di battaglie, e fu quello che nodrì in infazia Achille figliuolo di Peleo e di Tete dea marina, fino al tempo che la ditta Tete lo mandò all’isola di Licomede re, e fèllo stare in secreto in abito femminile, sicome è ditto nel quinto capitolo; e però che questo Chirone fu così armigero, li poeti lo scriveno per centauro.

67. Questo Nesso fu un gigante e fortissimo uomo: stava con una barca ad uno braccio di mare in Grecia e tragittava le per

  1. Alcuni Cod, hanno era nobile; altri non era nobile Ma poiché tenea Io reggimento in modo tirannico, e nel C. XXIV Purg. è detto di bassa condizione, e che fu cacciato dai nobili, conservo quel che concorda: non era nobile, com'è, nel Laur XL, 36; e XC. 121.