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XI.



In questo XI capitolo intende trattare l’autore, per modo di distinzione, tutti li luoghi di pene, ch’hanno li peccatori, li quali sono infra lo primo circolo e, all’ordine dell’inferno com’è detto, in lo settimo: punisceli overo stimolali in sei circoletti, delli quali quelli che sono più verso lo centro son minori, e sono più di lungi, perch’hanno più colpa quelli che vi sono dentro, dal cielo dov’è lo paradiso. Considera l’autore che comettendo lo peccato dell’ingiuria si può fare in due modi: l’uno è ingiuriando altri per forza; l’altro è ingiuriando altri con fraude. Mette quelli che ingiuriano altri per forza in uno girone, lo quale è partito poi in tre circoletti ed è lo settimo circolo all’ordine dello inferno, perchè ingiuriare si può fare in tre modi:

Lo primo è in le persone del prossimo ed in lo suo avere, e questi sono omicidi e tiranni.

Lo secondo modo si è nella persona di sè medesimo ed in lo suo onore: questi sono desperati e biscazzatori1.

Lo terzo modo è in la persona di Dio e in lo suo ordine, e questi sono li contemnenti della divinitade, cioè biastemmiatori di Dio e negatori di lui, sodomiti e usurarii, overo caorsini. E però punisce li primi in lo primo circoletto, li secondi in lo secondo, li terzi in lo terzo.

Quelli che ingiuriano con fraude punisce in uno altro girone che segue alli tre predetti, ed è l’ottavo circolo allo inferno; e partito in due parti overo circoletti, perchè commetter fraude si può contra due condizioni di persone,

La prima è contra l’inconfidenti, che non hanno con lo fraudolente alcuna dimestichezza né familiaritade, ma dovrebbono essere con esso in amore di caritade sicome prossimo: e perchè commettere contra l’inconfidenti si può in due modi, in singulare persona ed in comune, però lo parte in due circoletti.

L’altra persona contro chi si può commetter fraude è quello di chi l’uomo si fida ed ha familiaritade e dimestichezza con esso. E a questa seconda persona non solo per la fraude si frange l’amore di carità che si deve avere al prossimo, ma frangesi sovra quello la fede. E però che questo peccato frange doppio, dispiace più a Dio, ed è messo in un altro circoletto, che è nel centro del mondo, che è apunto in mezzo la ditta cittade.

  1. Desperati e giocatori R.; ma resto colla Vind che Dante ha biscazza.