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INFERNO. — Canto IX. 199

quoniam dominus deus ingressus est per eam. E universalmente contra questi errori è scritto in Simbolo: conceptus est de Spiritu sancto, natus ex Maria virgine; ed in altro simbolo: incarnatus est de Spiritu sancto ex Maria virgine et homo factus est.

Lo secondo articolo è circa la passion di Cristo; in lo quale articolo funno più errori. Lo primo errore fu de’Manichei, li quali tenneno che ’l corpo di Cristo fosse fantasma, com’è detto e reputato, e così la passion sua fu fantastica. Contra lo quale errore è Isaia LIII: vere languores nostros ipse tulit , ec. et tamquam ovis ad occasionem ductus.

Lo secondo errore fu quello di Galiano, lo qual puose in Cristo solo una natura e incorruttibile ed immortale. Contra lo qual errore è san Piero in la epistola III: Christus semel per peccatis nostris risortus est. Ancora in Simbolo: crucifixus, mortuus et sepultus.

Lo terzo articolo è circa la risurrezione di Cristo, sicome dice san Matteo XXX: tertia die resurrexit. In questo articolo errò in prima Corneto , lo quale dicea che Cristo non surresse. Contra lo quale errore è l’ Apostolo ad Corintios XV: resurrexit tertia die.

Lo secondo errore è quello che è apposto ad Origenes, lo qual dicea che ancora riceverebbe morte per salvare li uomini. Contra lo quale errore è l’ Apostolo ad Romanos VI: resurgens a mortuis iam non moritur.

Lo quarto articolo è del discendimento di Cristo allo inferno, del quale dice l’Apostolo ad Ephesios IV: descendit ad inferiores partes terræ. Ed in simbolo: descendit ad inferos.

Lo quinto articolo è de l’ascensione di Cristo al cielo, lo quale articolo funno alcuni che ’l negano. Contro li quali è san Joanni XX: ascendo ad patrem meunm etc. Ancora fu uno Silenziano, lo qual negava Cristo in carne sedere al destro del Padre in cielo. Contra lo quale errore è san Matteo, ultimo capitolo: Jesus postquarm locutus est eis, assumptus est in cœlum et sedet ad dexteram Patris1. E però dice lo Simbolo: ascendit in cœlum sedens ad dexteram Patris.

Lo sesto articolo è dello avvenimento al giudizio: sicome dice san Matteo XXV: cum veneri filius hominis in maiestate sua etc, Contra lo quale articolo sono quelli di chi dice san Piero in la epistola III: venient in novissimis. Contra li quali dice Job XVIII: fugite a facie gladii quum ultor iniquitatis etc. Ed in simbolo, dice: inde venturus est iudicare vivos et mortuos.

Or tutte le sopradette oppinioni inique enno avute per alcuni eretici circa li articoli della fede, ed anche ne funno circa li sacramenti della Chiesa; ma perchè sarebbe troppo prolisso a trattare di quelli, sì lassaremo stare: ma chi ne vuole avere scienzia, trovi un trattato, che fece san Tommaso d’Acquino, delli articoli della fede e delli sacramenti della Chiesa, là dove apertamente tratta li errori. Circa quelli ell’è persuasione d’essi per la scrittura santa; e ancora un volume che compuose fra Moneta de’frati predicatori

  1. A dextris dei R. È da notare poi qui avanti quei frati della penitenza che sono una vera antichità anche rispetto al commento.