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198 | INFERNO. — Canto IX. |
discipuli supra mare ambulantem etc. Dominus dicens: habete fiduciam, ego sum, nolite temere.
Lo terzo errore fue di Valentino lo quale tenne che Cristo tollesse lo corpo dal cielo, e nulla ricevesse dalla vergine Maria, ma passasse per essa sicome lo fiato per la fistola, overo cannella. Contra lo quale è l’Apostolo ad Galatas che dice: misit Deus flium suum factum ex muliere.
Lo quarto errore fue di Apollinario, lo qual disse che alcuna cosa del Verbo era converso in carne, over transmutato, togliendo per autorità san Joanni: et verbum caro factum est; ed intese che lo Verbo si convertissi in carne. Contra lo quale errore è san Joanni quando dice: et abitavit in nobis, perchè elli non sarebbe interamente abitato in la nostra natura se ’l fosse lo Verbo converso in carne; siche è da intendere: verbum caro factum est, cioè verbum factum est homo.
Lo quinto errore fu quello d’Arrio, lo qual tenne che Cristo non ebbe anima umana, ma lo Verbo fosse in luogo dell’anima. Contra lo quale è san Joanni X: nemo tollit animam eam a me, sed ego fono eam, et iterum sumo eam1.
Lo sesto errore fu quello di Pollinario, lo qual puose che Cristo ebbe bene anima umana, ma non intelletto umano e disse che ’l Verbo era in luogo dell’intelletto. Contra lo quale errore è lo evangelio di san Giovanni VIII: queritis me interficere, hominem, qui vera locutus sum vobis. Nessuno potrebbe essere uomo s’ello non avesse anima razionale.
Lo settimo errore fu quello di Urizio, lo quale puose in Cristo una natura composta di divinitade e di umanitade. Contra lo quale è l’Apostolo ad Philippenses II: manifeste distinguens in eo duas naturas divinam et humanam, quando dicit cum informa dei esset, formam servi assumpsit etc.
L’ottavo errore fu quello de’ Monotelli, li quali puosseno in Cristo solo una voluntade2. Contra lo quale errore è san Matteo XXVI: non sicut ego volo, sed sicut tu.
Lo nono errore fu quello di Nestorio, lo qual tenne che in la persona di Cristo non fosse fatta unione di Dio e di Uomo, negava la beata vergine Maria essere madre del Figliuol di Dio. Contra lo quale è santo Luca I: quod enim ex te naiscetur sanctu vocabitur Filius dei.
Lo decimo errore fu quello di Carpocrato, lo qual tenne che Cristo non nascesse di Spirito santo e della vergine Maria. Contra lo qual errore è san Matteo II: antequam convenirent inventa est in utero habens de Spirito sancto.
Lo undecimo errore fu quello di Guido, lo qual dicea che dopo che la vergine Maria partorì lo Figliuol di Dio, ell’ebbe più figliuoli di Josef. Contra lo qual pessimo errore si è Ezechiel XLIV: porta hæc clausa est et non aperietur, et vir non transibit per eam,