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144 INFERNO. — Canto IV. Verso 106 a 111 |
<poem>Venimmo al piè d’un nobile castello,
Sette volte cerchiato d’alte mura, Difeso intorno d’un bel fiumicello.
Questo passammo come terra dura:
Per sette porte entrai con questi savi; 110
Giugnemmo in prato di fresca verdura.
suso alcuna esposizione, overo dichiarigione. Vero è che per alcuno dubbio che radicare si porìa in lo intelletto del lettore, acciò che non si caggia in Scilla volendo schivare Cariddim, diremo
incidenter le cagioni, che poterono muovere Dante a non volere recitare quello ragionamento. E quanto a ciò una delle quattro cagioni lo poteron muovere: cioè, o che parlonno cose di infedelitade, le quali non sarebbe lecito nè onesto a’ Cristiani nè a ragionare nè
a crederle, e però non vuolse recitarle, sicome dice l’Apostolo: quod non est ex fde, peccatum est. O elli parlonno di si sottile materia , che la infermitade delli intelletti umani non lassa intendere, e però impuose silenzio, sicome è scritto in lo Ecclesiastico: cogitatio antem de æternis vult magnumm silentium. O elli parlonno di cose alla cui recitazione bisognerebbe grandissima dilazione di parole, ed elli avea già disposto ed ordinato la sua Comedia in quantitade, sichè necesso fue, a non rompere lo preordinato, lo tacere:
superfluum corrumpit naturam( Avicenna). O elli parlonno di cose che parve allo autore vanagloria e aroganzia, come di suo senno
e sottigliezza, e però a tal ragione ponere silenzio fu umilitade, sicome dice Augustino: humilitas est aqua quæ fluit cum silentio: e Salomone in Proverbiis: laudet os alienum et non os tuum.
V. 106. Nota che queste sette mura hanno a significare le sette liberali scienzie , senza le quali non si può entrare ad essere del collegio delli savi; le quali sono: gramatica , cioè scienzia che insegna drittamente parlare e scrivere; dialettica, che è scienzia di raziocinazione, ed è modo di sapere e da inquirere per le premisse le conclusioni si necessarie come probabili; rettorica, scienzia di persuadere e di orare per modo di silogismo grosso, lo quale è apellato in essa entimema, ed è cosi modo d’investigare ragione alla filosofia morale, e conclusione, come la dialetica alla naturale: arismetica è scienzia di numero, cioè di quantità discreta: geometrìa è scienzia di mesurare quantità continua: musica è scienzia di suono applicato a numero: astrologia è scienzia di movimento e significazione di stelle. Mo soggiunge Dante ch’è intorno queste mura uno fiumicello, lo quale hae a significare la disposizione dello intelletto umano e l’abito alto ed abile a scienzia.1
- ↑ Il Cod. XL, 26 Laur. dice del fiumicello: — Difeso intorno, ecc. Si è la diligenza che va dintorno ad acquistare questa virtù; e nomina le cardinali e le divine, che sono ben altro che le liberali scienzie.