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108 INFERNO. — Canto I. Verso 7 a 21

     Dirò de l’altre cose ch’io v’ho scorte.
I’ non so ben ridir com’io v’entrai;10
     Tant’era pien di sonno a quel punto,
     Che la verace via abbandonai.
Ma poi che fui al piè d’un colle giunto
     Là dove terminava quella valle
     Che m’avea di paura il cor compunto, 15
Guarda’ in alto, e vidi le sue spalle
     Vestite già de’ raggi del pianeta,
     Che mena dritto altrui per ogni calle.
Allor fu la paura un poco queta,
     Che nel lago del cor m’era durata20
     La notte, ch’i’passai con tanta pieta.





s’intende in vita viziosa, che sicome la selva è uno luogo salvatico e scuro, così la vita viziosa è salvatica rispetto alla virtuosa, ed è scura in quanto conduce lo uomo alla scuritade dello inferno e rimuovelo dalla luce del paradiso. E dice che la dritta via era smarrita, cioè che aveva in sè privazione di vita virtuosa. Or questo figura che la specie umana nel suo principio, cioè in puerizia, si è netta, buona e diritta; poi quando viene circa a mezzo della vita ella è sì lassiva e poco ferma che cade in peccato avendo diletto delle sensitive cose, le quali dilettazioni li conducono in vizii e poi a perdizione, salvo se per dono o grazia del sommo Creatore lo detto difetto non è soccorso e aiutato.

7. Vuol mostrare che quella vita è quasi come morte, salvo che la morte non ha poi alcun soccorso, ma a questa può essere per grazia, com’è detto.

8. Qui mostra come lo uomo si dovrebbe partire da pensare e adoperare tale vita: ma acciò che si possa prendere esempio per saperla schifare, è da farne trattato.

10. Vuol dire ch’ello non s’accorge quando entra in tali vizii, perchè la dilettazione sensitiva tiene la umana natura sì dormentata, che non si sente.

13. Qui mostra come si cominciò ad inlucidare1 ed a cognoscere l’essere suo e figura questa valle per la ditta vita viziosa; e per l’opposito monte figura la vita dritta e virtudiosa: e questo è perchè il monte si avicina più a Dio e la valle più al demonio2.

16. Dice come s’avide che la vita virtudiosa era illuminata dal splendore di Dio, lo quale mena ciascuno dritto per ogni via.

19. Mostra come cominciò a sperare e a fuggirli la paura.


  1. Il Cod. Laur. XCV, 115, in pergamena, ha chiaro: Ad illucidire.
  2. Al cielo, e la valle più al centro della terra dove sta il demonio. R.