76Se voler fu, o destino, o fortuna,
77 Non so; ma passeggiando fra le teste,
78 Forte percossi il piè nel capo ad una.1
79Piangendo mi sgridò: Perchè mi peste?2
80 Se tu non vieni a crescer la vendetta
81 Di Mont’Aperti, perchè mi moleste?
82Et io: Maestro mio, or qui m’aspetta,
83 Sì ch’io esca d’un dubbio per costui;
84 Poi mi farai, quantunque vorrai, fretta.
85Lo Duca stette; et io dissi a colui
86 Che biastemiava duramente ancora:3
87 Qual se’ tu, che così rampogni altrui?
88Or tu chi se’, che vai per l’Antenora
89 Percotendo, rispose, altrui le gote,
90 Sì che, se fosse vivo, troppo fora?4
91Vivo son io, e caro esser ti puote,
92 Fu mia risposta, se domandi fama,
93 Ch’io metta il nome tuo tra l’altre note.
94Et elli a me: Del contrario ò io brama;
95 Levati quinci, e non mi dar più lagna:
96 Chè mal sai lusingar per questa lama.
97Allor lo presi per la coticagna,
98 E dissi: El converrà, che tu ti nomi,
99 O che qui su capel non ti rimagna;
100Ond’egli a me: Perchè tu mi dischiomi,
101 Non ti dirò ch’io sia, nè mosterrolti,
102 Se mille fiate in sul capo mi tomi.
103Io già avea i capelli in mano avvolti,5
104 E tratti glien avea più d’una ciocca,
105 Latrando lui con li occhi in giù raccolti;
- ↑ v. 78. C. M. nel viso ad una.
- ↑ v. 79. C. M. mi gridò:
- ↑ v. 86. C. M. biastimava
- ↑ v. 90. C. M. se fossi
- ↑ v. 103. C. M. Io avea già i capelli