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[v. 58-81] | c o m m e n t o | 791 |
rispondea proporzionatamente alla testa; e così dimostra la sua grossezza, Sì che la ripa, ch’era perizoma: è vestimento che cuopre le parti vergognose del corpo; sì che vuol dire che la ripa copria le parti vergognose di sotto del gigante, Dal mezzo in giù, ne mostrava ben tanto Di sopra; cioè di sopra dalla ripa, che di giugnere alla chioma; cioè alla capellatura di rietro, Tre Frison s’averien dato mal vanto: Frisoni sono popoli posti in Asia nella contrada chiamata Frigia, e sono uomini grandi più che tutti li altri, e però dice che tre Frison, l’uno sopra l’altro, s’averien dato mal vanto d’aggiugnersi alla chioma; cioè che non sarebbono aggiuntoli pure alla capellatura sua: tant’era grande: Però ch’io ne vedea trenta gran palmi; ora assegna la cagion, dicendo che quel che vedea dal mezzo in su in fino al petto, ove l’uomo s’affibbia il mantello, era trenta gran palmi; e li Frisoni sono grandi dieci palmi, li maggiori che vi sono, Dal luogo in giù, dov’uom s’affibbia il manto; infin al mezzo che si vedea fuori della ripa. Raphel may ameth zabi almy: queste sono voci sanza significazione: altrimenti, chi ci volesse dare significazione, mosterrebbe che l’autore avesse contradetto a sè medesimo, come apparirà di sotto. Queste voci finge l’autore che parlasse Nembrot nella prima lingua che parlò Adam; ma l’autore la sapeva così mal, com’io, come appare nel testo; e però finse queste voci, che non sapea che in alcuna lingua significassono alcuna cosa. Potrebbe essere che in alcuna lingua avrebbono significazione; ma non ch’elli lo sapesse, nè che fosse di sua intenzione. Cominciò a gridar la fiera bocca; di Nembrot, Cui; cioè alla quale, non si convenia più dolci salmi: salmi sono quelli del salterio che si cantano; ma qui si chiama per lo contrario le parole di Nembrot salmi, perchè aspra et orribile pronunciazione ànno; et intende l’autore quanto alla pronunciazione, non quanto alla significazione che nulla è.
C. XXXI — v. 70-81. In questi quattro ternari l’autor nostro finge che Virgilio rampognasse Nembrot, e manifestasse a lui chi elli era, dicendo: E il Duca mio; cioè Virgilio, ver lui; cioè verso Nembrot, disse s’intende: Anima sciocca: imperò che parlava a voto, et ancora perch’avea cercato di contrastare alla Potenzia divina, come si dirà di sotto: stolto è chi vuole contrastare a Dio, Tienti col corno1; e suona con quello, che è suono che si fa nelle selve da’ cacciatori, perchè li cani li traghino al suono, ch’altro tuo suono non n’è inteso. E questo fu lo corno terribile, che l’autore finse di sopra che sonasse, quando andava verso lo cerchio nono, a significare a Lucifero la sua venuta, per fare alcuna fizione poetica, secondo la lettera, la quale è conveniente; e per dare ad intendere allegoricamente
- ↑ C. M. col corno; cioè trastullati col corno e suona