Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
[v. 142-148] | c o m m e n t o | 605 |
d’ira nel sembiante; cioè nella vista: questo dice, perchè la ragione non si turba mai in effetto; Ond’io; cioè Dante, dall’incarcati; cioè da’ caricati peccatori di piombo: potrebbe ancor dire il testo dall’incappati, cioè da coloro che aveano le cappe dorate di fuori, e d’entro di piombo, mi parti’; seguendo Virgilio, e però dice: Dietro alle poste; cioè dietro alle pedate, delle care piante; cioè de’ piedi di Virgilio, lo quale era caro duca a Dante, come deve essere la ragione cara a ciascuno uomo. E qui finisce il vigesimoterzio canto.
___________