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[v. 109-132] | c o m m e n t o | 603 |
dannato, E frate Catalan; del quale fu detto di sopra, ch’a ciò s’accorse; cioè ch’io lasciai il dire, per considerare colui ch’io vedea, Mi disse; cioè a me Dante: Quel confitto, che tu miri, Consigliò i Farisei, che convenia Porre un uom per lo popolo a’ martiri; questo fu Caifas principe de’ sacerdoti, che nel consiglio che feciono li sacerdoti di Cristo, disse: Vos nescitis quiquam. Nec cogitatis quia expedit vobis ul unus moriatur homo pro populo, et tota gens pereat. — Attraversato e nudo nella via; per la quale passiamo tutti, Come tu vedi; cioè tu, Dante; et è mestier, che senta; cioè Caifas, Qualunque passa; di noi, com’ei pesa pria; cioè innanzi che passi, perchè tutti li montino a dosso: Et a tal modo; come questo, il suocero; cioè Anna che fu suocero di Caifas, si stenta; cioè si stende attraversato, confitto con tre pali; o vogliamo dire si stenta; cioè fa stento e patisce pena Anna così, come Caifas, In questa fossa; cioè in questa sesta bolgia, e li altri del Concilio; cioè della concordevole congregazione, che fu fatta lo lunedi’ dopo la domenica d’olivo, per consigliar sopra i fatti di Cristo, Che fu per li Giudei mala sementa; cioè lo quale fu mal seme per li Giudei, che non si vollono o non vogliono o non si vorranno convertire: imperò che darà loro frutto di morte 1 eterna; ma per coloro che si vollono convertire e verranno alla fede di Cristo fu buona sementa: imperò che a tutti farà frutto di salute eterna. E notantemente finge l’autore che costoro sieno puniti in questo luogo: però che tutti li pontefici, sacerdoti, scribi e farisei a quel tempo erano ipocriti, de’ quali disse Cristo nell’Evangelio: Nolite fieri sicut hipocritae tristes: dilatante enim ec.
C. XXIII — v. 124-132. In questi tre ternari l’autor nostro finge come Virgilio si maraviglia della pena di Caifas e delli altri, e domanda della via, dicendo: Allor; cioè allotta, vid’io; Dante, maravigliar Virgilio; lo qual non avea veduto maravigliar per ancora, Sopra colui, ch’era disteso in croce; cioè sopra Caifas, Tanto vilmente ne l’eterno esilio: cioè nell’inferno dove doveano stare in perpetuo, sbanditi da Dio: maravigliasi la ragione della grandezza della giustizia di Dio, la quale avanza la possibilità del nostro intelletto; e però finge Dante che si maravigli Virgilio, il quale significa la ragione, come mostrato è stato di sopra in più luoghi. Poscia; cioè dopo l’ammirazione, drizzò; Virgilio, a’ Frati; cioè a messer Catalano et a Loderingo, cotal voce; cioè così fatto parlare: Non vi dispiaccia, se vi lece; cioè se a voi è licito 2, dirci; cioè a me Virgilio e Dante: sempre la ragione giustifica la sua domanda: però che non domanda, se non giusto et onesto, Se alla man destra; questo dice, perchè necessario era, essendo volti in verso man sinistra, che vo-