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[v. 78-93] | c o m m e n t o | 599 |
la sentenzia litterale: ora è da vedere lo testo con l’allegorie e moralitadi.
C. XXIII — v. 73— 81. In questi tre ternari l’autor nostro finge, come pregando Virgilio che li mostrasse alcuno di quelli miseri peccatori, che si conoscesse per fama, vide due li quali nomina poi che si profersono. Dice dunque così: Perch’io; cioè Dante, al Duca mio; cioè Virgilio, dissi, s’intende, Fa, che tu truovi Alcun; di questi peccatori, che; cioè del quale, il fatto o il nome si conosca; cioè sia nota la specialità del suo peccato e nome suo sì, che sia persona di fama: imperò che tutti i più sogliono essere uomini abietti, vili et oscuri, E li occhi, sì andando, intorno muovi; cioè per vedere, se alcuno ce n’è. Et un; di quelli peccatori, che intese la parola fosca; cioè la loquela di Toscana, Di rietro a noi gridò; qui mostra che fosse di quelli di rietro, non d’inanzi a loro; e parlasse allora così: Tenete i piedi; cioè fermatevi, Voi, che correte sì per l’aura fosca, cioè oscura: Forse ch’avrai da me; cioè uno delli due accompagnati: per questo mostra ch’andassono a coppia, benché più coppie andassono di pari, perchè così sogliono andare l’ipocriti quando sono nel mondo sotto abito di qualche religione, quel che tu chiedi; cioè quel che tu domandasti di sopra alla guida tua. Onde il Duca; cioè Virgilio, si volse; a vedere chi era, e disse; cioè a me Dante: Aspetta; cioè colui ch’à parlato acciò che ti giunga, ch’altrimenti non ti potrebbe giugnere, E poi secondo il suo passo procedi: imperò ch’elli non può star fermo; e tu andando più ratto, non lo potresti intendere. Per questo si può intendere che l’ipocresia di molti è si occulta, che non si può conoscere se non da chi è insieme con loro.
C. XXIII — v. 82-93. In questi quattro ternari l’autor nostro finge che, quando si fu restato, giunti quelli due a lui si maravigliavano di lui che era vivo, e domandaronlo 1 chi elli era; onde dice così: Ristetti; io Dante, secondo lo comandamento di Virgilio, e vidi due; di quelli incappuzzati, mostrar gran fretta Dell’animo, col viso; che altrimenti non la poteano mostrare, che non poteano uscire del passo conceduto loro, d’esser meco; secondo che detto avea l’uno di loro, di sopra; Ma tardavali il carco; delle cappe del piombo che li faceva andar pianamente; in vendetta dell’allegrezza 2 ch’ebbono nel mondo, che per piacere al mondo si mostrarono d’essere quel che non erano, e la via stretta; questo dice, per mostrare la moltitudine che v’era, che la bolgia era bene ampia; ma eravi sì grande moltitudine di peccatori, che non vi si poteva andare se non pianamente e lentamente. Quand’ei fur giunti; quelli due a noi che li aspettammo, assai con l’occhio bieco; cioè in traverso ragguardando,