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568 | i n f e r n o xxii. | [v. 12-24] |
cioè, o cittadini d’Arezzo. E questo dice: imperò che, quando li ghibellini furono cacciati di Fiorenza, se n’andarono ad Arezzo e corsono la terra e cacciarono fuori i guelfi, et allora vi si ritrovò, come a uomo 1 a cui non piacea il reggimento de’ guelfi, benchè fosse guelfo esso Dante, sì che ben li vide, e vidi gir gualdane; cioè cavalcate le quali si fanno alcuna volta in sul terreno de’ nimici a rubare et ardere e pigliar prigioni, nelli quali forse che alcuna volta si trovò l’autore; e però ben dice che vide. Ferir torniamenti; torniamenti si faceano, quando si convenivano volentorosamente li cavalieri a combattere dentro ad uno palancato, fatto a modo di steccato, per acquistare onore, nel quale torniamento l’uno ferisce l’altro a fine di morte, se non si chiama vinto; e questo ancora vide l’autore nostro. e correr giostra; giostra è quando l’uno cavaliere viene contra l’altro, o ver corre, con l’asti 2 broccate col ferro di tre punte, ove non si cerca vittoria se non dello scavallare l’uno l’altro; et in questo è differente dal torniamento, ove si combatte a fine di morte molti insieme contra molti insieme; e queste cose vide tutte fare l’autore. Quando con trombe e quando con campane, Con tamburi; cioè tamburelli e nacchere, e con cenni di castella; cioè fummi, se è di di’; o con fuochi, se è di notte, O con cose nostrali o con istrane; cioè o con altri segni usati da noi, o strani da noi: Nè già con sì diversa cennamella; come fu quella di Barbariccia, che fu naturale sonata di sotto con lo strumento naturale. La cennamella 3 è uno istrumento artificiale musico che si suona con la bocca di sopra sì, che ben fu diversa da questa quella di Barbariccia, Cavalier vidi muover, nè pedoni, Nè nave a segno di terra o di stella; di marinai. Li marinai quando navicano, seguitano due segni; l’uno si è la terra quando la possono vedere: imperò che vanno al segno del monte che veggono da lungi, e questi cotali monti chiamano li poeti promuntoria 4, come da Pisa la Verruca; e quando sono in mare che non possono vedere la terra, navicano al segno della tramontana, le quali 5 non vide mai Dante muover con sì fatta cennamella, come quella di Barbariccia.
C. XXII— v. 13-24. In questi quattro ternari l’autor nostro finge il processo del cammin suo, e quel che vide nella quinta bolgia andando coi detti demoni, e dice così: Noi; cioè Virgilio et io Dante, andavam con li dieci demoni; detti di sopra, Ahi fiera compagnia! Questo ahi è intergezione che significa ammirazione, e fiera compagnia viene appositive 6 ai dieci demoni, ma nella chiesa Coi santi,