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[v. 67-78] | c o m m e n t o | 551 |
spirito scongiurato da Eritone, costretto d’andare per lui, sì che allora fu ancora al partito con le malebranche. E pur secondo la lettera dice Dante, che Virgilio altra volta era ito infino al centro dell’inferno, per mostrare verisimile che Virgilio li possa mostrare la via e che la sappia: pone Virgilio propiamente per quello poeta, ond’elli trassi 1 fingendo che fosse scongiurato da Eritone, che non era possibile: imperò che Virgilio fu, poi che Eriton morì, per molti anni. Poscia passò; cioè Virgilio, di là dal co; cioè dal capo, del ponte; ch’ era sopra la quinta bolgia e la sesta, E com’el giunse in su la ripa sesta, Mestier li fu d’aver sicura fronte: cioè a Virgilio. E qui dimostra l’autore litteralmente 2 che l’ardire e la timidezza si dimostra nella fronte: imperò che lo levare significa ardire, e lo calare paura; e così la vergogna e la sfacciatezza.
C. XXI — v. 67-78. In questi quattro ternari l’autor nostro pone lo pericolo, a che finge che fosse Virgilio, quando pervenne in su la sesta ripa, facendo una similitudine, dicendo: Con quel furore, e con quella tempesta, Ch’ escono i cani a dosso al poverello, Che di subito chiede; per l’amor di Dio, ove s’arresta; cioè alla casa ove si regge, sanza fare altro proemio al suo parlare; Usciron que’: cioè li demoni, di sotto il ponticello: ov’ elli erano, E volser contra lui; cioè Virgilio, tutti i roncigli; cioè li graffi che aveano in mano; Ma el gridò; cioè Virgilio: Nessun di voi sia fello: cioè mal pensante: felle 3 è colui che pensa di mal fare ad altrui; e perchè Virgilio s’avvide ch’elli erano usciti addosso con mala intenzione, però parlò così. Et aggiugne: Inanzi che l’uncin vostro mi pigli; cioè innanzi che mi ficchiate a dosso alcun de’ vostri uncini, Traggasi avanti l’un di voi; dimoni, che m’oda; a ragione, E poi d’arroncigliarmi; cioè di straccarmi 4, si consigli; cioè si faccia consiglio e deliberisi tra voi. Tutti gridaron; li demoni: Vada Malacoda; costui era il caporale di tutta la brigata, e però fu mandato elli come più saputo; e questo nome Malacoda significa mal fine: e veramente mal fine è capitano de’ tentatori della barattaria, o uomini o demoni che sieno. Perchè un si mosse; cioè per la qual cosa uno si mosse; cioè Malacoda, e li altri stetter fermi; al luogo loro, E venne a lui; cioè Virgilio 5, dicendo: Che li approda; cioè che cagione è che lo fa venire a questa proda della bolgia? E questo si può intendere che dicesse a Virgilio e che dicesse alli altri demoni, o che il dicesse a sè medesimo: proda e ripa significano una medesima cosa; e però approdare è alla ripa arrivare e venire.
C. XXI — v. 79-87. In questi tre ternari l’autor nostro pone