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[v. 46-57] | c o m m e n t o | 549 |
nio, che è padre di menzogna. Et in quanto dice fuor che Bonturo, usa un altra figura che si chiama antifrasis, et è quando s’intende il contrario di quello che si dice, e così si dee intendere qui fuor che Bonturo, che non è barattiere; ma più che barattiere: o vogliamo dire fuor che Bonturo, perchè era il maggiore, e il più manifesto barattier di Lucca. Questo fu Bonturo Dati da Lucca, lo quale fu grandissimo barattiere e fu grande cittadino in Lucca, et ogni barattaria fece per denari. Del no, per li denar, vi si fa ita; cioè in Lucca del no si fa sì per li denari; cioè a chi dè esser detto di no nelli offici è detto di sì; et a chi non à ragione è fatto che l’abbia per li denari. Là già il buttò; cioè lo demonio gittò giù nella pegola quello lucchese, e fa una similitudine, dicendo: e per lo scoglio duro Si volse; il demonio, e mai non fu mastino sciolto; cioè niuno cane mastino sciolto, dice, perchè si tengono legati e quando sono sciolti 1, Con tanta fretta a seguitar lo furo; che fugge della cosa 2, a che è venuto per furare.
C. XXI— v. 46-57. In questi quattro ternari dimostra l’autor nostro quel, che finge che avvenesse 3 poi dello anziano gittato, dicendo: Quel; cioè l’anziano gittato nella pegola, s’attuffò, e tornò su col volto; poi, Ma i demon, che del ponte avean coperchio; cioè ch’eran sotto il ponte, e però lo ponte era loro coperchio, Gridar: Qui non à luogo il Santo Volto; per questo si può intendere che colui tornato su dicesse: Santo Volto, aiutami; e però rispondessono così li demoni, altrimenti si può dire che qui sia una figura chiamata sarcasmos, che è irrisione che fa il nimico l’uno dell’altro; e così li demoni schernendolo dicessono: Fatti tu fuori, per vedere lo tuo Santo Volto da Lucca, e chiamalo perchè t’aiuti: qui no, non à luogo; e per questo si fa beffe l’autore de’ Lucchesi, che ànno in continuo parlare lo lor Volto Santo. E seguitando la derisione finge che dicessono: Qui; cioè in questa pegola, si nuota altrimenti, che nel Serchio. Serchio è uno fiume presso a Lucca, ove si sogliono bagnare i Lucchesi la state, et era consuetudine antica che per una festa; cioè di san Quilico 4, li cavalieri lucchesi andavano al monte san Quilici 5 e bagnavansi nel Serchio, entrandovi coi panni e passando di là: et alcuna volta convenia che notassono, e però dicessono schernendolo, Qui si nuota altrimenti, che nel Serchio; credi esser nel Serchio gelato, tu se’ nella pegola bogliente, credine uscir fuori a tua posta, come facevi del Serchio? Non ti verrà fatto: Però, se tu
- ↑ C. M. sciolti allora sono più veloci e desiderosi di correre, che quando stanno sciolti,
- ↑ C. M. della casa, alla quale è
- ↑ Avvenesse; per la riduzione della terza alla seconda coniugazione, come già si è visto al Canto i dell’Inf. «parea che contra me venesse» v. 46. E.
- ↑ C. M. Quirico,
- ↑ C. M. Quirici