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C A N T O   XX.

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1Di nuova pena mi convien far versi,
      E dar materia al vigesimo canto
     Della prima canzon, ch’è dei sommersi.
4Io era già disposto tutto quanto
      A riguardar nello scoperto fondo,
      Che si bagnava d’angoscioso pianto:
7 E vidi gente per lo vallon tondo
      Venir tacendo, e lagrimando, al passo,
      Com fanno le letane in questo mondo.1
10Come il viso mi scese in lor più basso,
      Mirabilmente apparve esser travolto
      Ciascun tra il mento e il principio del casso:
13Che dalle reni era tornato il volto,2
      Et indietro venir lor convenia,
      Perchè il veder dinanzi era lor tolto.
16Forse per forza già di parlasia
      Si travolse così alcun del tutto;
      Ma io nol vidi, nè credo che sia.

  1. v. 9. C. M. le letanie - Il nostro Codice dà - letane - per l’uso, che dura tuttavia nel nostro idioma, di fognare l’i innanzi ad alcune vocali. Altrove l’Allighieri dice matera, lumera, pana e simili, per materia, lumiera, pania. Così pure non ci à divario da impero, martiro ec. a imperio, martirio. E.
  2. v. 13. Tornato; girato, voltato. E.