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   [v. 121-133] c o m m e n t o 511

sensualità alla ragione, quando li è sottoposta et obediente, e la cagione perchè finge che il portasse Virgilio si è, perchè la montata era malagevole del quarto arco, che è sopra il quarto vallone; e però dice: per lo scoglio sconcio et erto; cioè disagiato et alto tanto, Che sarebbe alle capre duro varco; la capra è animale che volentieri va pascendo sopra la penna de’ monti, e molto agevolmente monta. E questo intese l’autore allegoricamente, fingendo che malagevole cosa fosse alla sensualità, o vero ragione pratica et inferiore, di salire a vedere come li maliosi et indovini e supersticiosi 1 sieno fraudulenti, de’ quali si tratta nella quarta bolgia. E però finge che Virgilio, che significa la ragione superiore, lo porti, cioè porti la ragione pratica et inferiore, ovvero sensualità, a ciò considerare che sarebbe cosa dura alli uomini d’alto ingegno, li quali elli intende per le capre: Indi; cioè dal colmo dell’arco quarto, un altro vallon; cioè la quarta bolgia, ove si puniscono l’indovini 2 maliosi e suprestiziosi 3, come apparirà nel seguente canto, mi fu scoperto; a me Dante, che prima nol vedea.

  1. Supersticiosi, e più sotto - suprestiziosi - dove nel primo caso è il solito scambio della z in c; e nel secondo la metatesi pure non rada in alcune parole, come interpetre ec. E
  2. C. M. l’indivini
  3. C. M. superstiziosi,

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