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c o m m e n t o |
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papato la simonia bruttamente e sconciamente; e però aggiugne:
Nuovo Giason sarà; questo papa Clemento, di cui; cioè del quale
Giason, si legge Ne’ Maccabei; cioè nella Bibbia nel secondo libro
de’ Maccabei capitolo quarto; lo quale, essendo in officio per lo re
Antioco in Giudea: impetrò grazia da esso re d’essere sacerdote
de’ suoi idii et elli gliel concedette. Et allora Giason fece molte feste alli idii falsi, e così vuol dire che farà Chimento che fia simile
all’idolatria: imperò che l’avaro è idolatra che adora la pecunia;
e come a quel; cioè Giason, fu molle; cioè flessibile, Suo re; cioè lo
re Antioco, a concederli lo sacerdozio, così fia a lui; cioè papa Chimento, chi Francia regge; cioè lo re di Francia. E qui finisce la
lezione prima.
Io non so ec. Questa è la seconda lezione, nella quale l’autor
nostro pone una bella invettiva contra papa Nicolao, et in persona
sua contra tutti li altri simoniaci e il processo della sua fizione; e
dividesi in tre parti: imperò che prima pone la detta invettiva
contra papa Nicolao tanto; nella seconda pone un’altra generale
invettiva contra tutti li sommi pontefici e prelati simoniaci, quivi:
Di voi pastor ec.; nella terza, come Virgilio lo prese procedendo al
suo cammino, quivi: Però con ambo ec. Divisa la lezione, ora è da
vedere la sentenzia litterale.
Dice adunque così: Io Dante dopo la risposta di papa Nicolao
non so, se io mi fu’ troppo folle, ch’io pur risposi a lui e dissili:
Deh or mi dì quanto tesoro volle nostro signor Gesù Cristo da
san Piero, prima che li desse le chiavi in sua balìa? Certo non
chiese, se non: Viemmi 1 dietro; nè ancora san Piero, nè li altri
apostoli non tolsono a Mattia nè oro, nè argento quando misono le
sorti, per le quali fu posto nel luogo di Giuda. Però ti sta che tu
se’ ben punito, e guarda ben la mal tolta moneta che ti fece essere
contra il re Carlo ardito: e se non fosse ch’ancora mi ritiene la reverenzia delle somme chiavi che tu tenesti nel mondo, io usurei
ancora parole più gravi: imperò che la vostra avarizia attrista il
mondo, calcando i buoni e sollevando i pravi e li rei. E poi parlando contra tutti li pastori simoniaci, dice: Di voi simoniaci s’accorse il vangelista san Giovanni, quando disse ch’elli vide una femina vestita di porpora, bianca e vermiglia, adornata d’oro e di
pietre preziose, sedente sopra l’acque fornicare con li regi e con li
principi. E dice che fu quella che nacque con sette teste, et ebbe
argomento dalle dieci corna, infino a tanto che in 2 virtute piacque
al suo marito. E continuando la sua riprensione, dice: Voi pastori,
v’avete fatto d’oro e d’ariento Idio: e che differenzia è tra voi e
- ↑ C. M. Venitemi
- ↑ C. M. che virtute