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c o m m e n t o |
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scorreggiate, Alle prime percosse, che davano quelli demoni! e già nessuno; di quelli peccatori, Le seconde aspettava, nè le terze: sì li
doleano le prime. Veduto lo testo, ora è da vedere qual peccato finge
l’autore ch’elli 1 punisca quivi, e perchè finge sì fatta pena. E
primo doviamo sapere che l’autore finge che qui sieno puniti li
seduttori; e però doviamo considerare che cosa è seduzione, e disfiniscesi 2 così: Seduzione è inducimento del prossimo a mal fare
o con veri beni, o apparenti; seduzione tanto viene a dire, quanto
inducimento con inganno a mal fare. E benchè questa possa essere
in molti modi, et abbia molte spezie: imperò che l’uomo può essere
sedutto a molti vizi, come a carnalità, a furto, a omicidio, e così a
molte altre cose, e ciascuna di queste specie n’à due sotto sè: imperò che l’uomo può essere sedutto o a utilità del seducente, o a
utilità d’altrui; cioè d’altra terza persona; e però l’autor nostro,
tutte l’altre spezie lasciando che intendeno ad altri diversi fini,
tratta qui solamente d’una; cioè di seduzione a carnalità et a lussuria. E perchè questa è la men grave spezie che sia nella seduzione sì, come lussuria è men grave che li altri peccati mortali,
come mostrò l’autore di sopra cap. xi trattando d’essa, la pose nel
secondo cerchio di sopra a tutti li altri; così à posta l’autor questa
nella prima bolgia, e dell’altre seduzioni tratterà poi di sotto insieme con quel peccato e vizio nel quale s’aopera; cioè nelli seduttori
al furto insieme coi furi, e così delli altri. E perchè questa distinzione 3 à due modi: imperò che chi è seduttore a lussuria o elli seduce a sè o ad altrui; se a sè, si chiama ingannatore di femine; se ad
altrui, si chiama col disonesto vocabolo ruffiano. E però pone l’autor
due brigate; l’una di coloro che li venivano 4 contro e quelli erano
ruffiani, i quali figura che li venissino 5 contro, perchè sempre li
dispiacquono; e l’altra era delli ingannatori 6 a sè con le grandi
promesse e non attendere, e questa pone che andasse in là con lui,
perchè forse vi cadde in quel peccato. Puossi ancora intendere che
elli finga l’uno andare contra l’altro, allegoricamente: imperò che
l’uno è contrario all’altro nel mondo: imperò che il seduttore è
avaro, e per avarizia fa ciò ch’elli fa; e lo ingannatore è prodigo, e
per lussuriare gittarebbe 7 ogni cosa, e ponli a tal pena perchè è
conveniente a tale peccato: imperò che chi à condotto altrui con sue
promesse et inganno a dissoluzione, che significa scorrimento, degno
è che sia fatto correre con battiture; e come à nudato sè et altrui di
virtù e di buona fama, vada e corra sempre nudo. E moralmente si
- ↑ C. M. che si punisca
- ↑ C. M. difiniscesi
- ↑ C. M. questa seduzione à
- ↑ C. M. lì vanno contra
- ↑ venissino naturale piegatura della terza singolare venissi. E.
- ↑ C. M. ingannatori delle femine a sè
- ↑ C. M. gitterebbe