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i n f e r n o xvii. |
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mano per uso; et a volere intendere questo è da sapere che certe
cose ànno uso, e certe no. Quelle ànno uso che sono utili alla vita
umana o necessariamente o a bene essere, come il pane e il vino e
il vestimento; e quelle non ànno uso, sanza le quali comodamente
può vivere l’uomo, come sono l’oro, l’ariento, le pietre preziose;
nè 1 non ànno multiplicazione: chè danaio non fa danaio, nè oro oro,
nò ariento ariento, nè gemma gemma, come l’una pecora fa l’altra,
e così degli altri animali. Ancora quelle ch’ànno uso alcune si consumano in esso uso solamente, come lo pane e il vino, alcune si consumano in tempo o usandole o non usandole 2, come la casa e il vestimento; e però se si presti lo denaio e del prestare si pigli premio,
questa è usura, perchè il danaio non à uso: similmente se si presta
grano o vino che si consuma in esso uso, e del prestamento si pigli
premio è usura, perchè dè bastare che si renda l’equivalente; ma
se si presta la casa che si consuma per tempo e per uso, pigliando
premio 3 per uso non è usura: imperò che si peggiora per l’uso et à
bisogno di racconciarsi. E qui occorre un dubbio; cioè se il terratico,
o vero l’affitto che si riceve della terra, è usura, e par che sì, perchè la terra non si consuma per uso, nè per tempo. A che si risponde che il terratico è licito, perchè dell’uso della terra e della fatica
del lavoratore nasce lo frutto, lo quale ragionevole è che si divida,
e parte torni al possessore della terra, e parte al lavoratore. E per
cessare lo inganno e la sospezion dello inganno è permesso l’affitto;
e così pigliando premio dell’uso del bestiame è licito, perchè il bestiame à multiplicazione: e questo basti quanto al primo. Appresso,
le spezie dell’usura sono due; cioè simplice usura che il Grammatico
la chiama fenus; e l’altra spezie è usura dell’usura, che si chiama
usura. Semplice usura è quando si presta a tempo determinato e a
pregio determinato, come quando si prestono cento fiorini per mesi
sei ad otto per centinaio o a dieci, che se ne rende cento quattro, o
cento cinque, in capo di sei mesi; usura d’usura è quando non è tempo determinato o che si metta pro in capitale, come quando si presta fiorino 4 a soldi cinque il mese, e si 5 non si paga dopo il mese
soldi cinque, si paga quel che ne viene l’altro mese per quelli soldi
cinque. Le compagne dell’usura sono crudeltà d’animo in verso il
prossimo, avarizia, cupidità e negligenzia: le sue figliuole sono tristizia d’animo, odio, infamia: li rimedi contra essa son carità, lar-
- ↑ C. M. e non ànno
- ↑ C. M. usandole, e più tosto non usandole, come la casa
- ↑ C. M. premio del suo non è usura:
- ↑ C. M. fiorino uno a soldi
- ↑ Non abbiamo osato di sostituirvi il se del Cod. M., perchè talora anche il si, tolto dai Latini, viene adoperato come particella condizionale. E.