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avea faccia d’uomo giusto, mostrando solamente benignità nella pelle di fuori; e tutto l’altro fusto era di serpente, et avea due branche pilose infino al ditello; lo dosso e il petto e l’una e l’altra parte delle coste avea dipinte di nodi e di rotelle commesse e soprapposte con più colori, che non furon mai drappi da Tartari o da Turchi fatti, e che non furono mai tele imposte da Aragne: e così stava mezza in su la sponda, e l’altro nell’aere come stanno alcuna volta i burchi mezzi in terra e mezzi in acqua; e come nella Magna tra li Tedeschi e Lurchi 1 lo bivero; cioè la lontra, s’acconcia nel Danubio a far sua guerra a’pesci. E dice che la sponda del settimo cerchio era intorno intorno petrigna, e dentro alla pietra era la rena; e quella fiera stando mezza in su la sponda; e l’altra, cioè la parte di rietro, tenendo nell’aere, torcea in su la velenosa punta della coda ch’era bifolcata, come quella dello scorpione. Et aggiugne che Virgilio dicesse: Ci convien che si torca la nostra via un poco infino a quella bestia malvagia, che si corica colà; e però scesono allora verso man ritta, dieci passi in su l’estremo del cerchio, per cessarsi dalla rena o dalla fiamma. E quando furono giunti un poco più oltre, vide gente sedere prossima a quel luogo estremo, et allora Virgilio li disse: Acciò che tutta esperienzia e piena porti di questo girone, va e vedi la mena di coloro, e fa che parli a coloro brieve; e mentre che tu starai, io parlerò con questa fiera che ci conceda le sue forti spalle. E così dice che se n’andò su per l’orlo del vii cerchio a mano ritta, solo a quel luogo ove vedea 2 quella gente trista; e vide che per li occhi scoppiava 3 loro il dolore: imperò che piangeano, et intorno s’arrostavano 4 con le mani, quando dalle fiamme che pioveano, e quando dalla calda rena, come fanno i cani la state che si schermiscono or col ceffo, or co’ piedi, quando sono morsi o da pulci, o da mosconi, o da tafani. E poichè fu giunto Dante a loro e ragguardò nel viso a certi, nelli quali cascavano le fiaccole del fuoco, dice che non ne conobbe alcuno; ma ben s’avvide che da collo a ciascuno pendea una tasca ch’avea certo colore e certo segno; et a mirar quella tasca parea che li occhi di ciascuno si pascessono: e dice che quando venne ragguardando tra loro, vide in una borsa gialla azzurro, che figurava uno leone; e poi ragguardando oltre, vide in un’altra borsa rossa una oca bianca più che burro, et in un altro ch’avea una tasca bianca a collo, e dentro v’era una troia d’azzurro cinghiata di rosso, il quale li disse: Che fai tu in questa fossa? et aggiunse: Poichè se’ ancor vivo, ti voglio dire che il mio

  1. C. M. Turchi
  2. C. M. dove sedea
  3. C. M. schioppava
  4. C. M. si rostavano - Di qui pare manifesto come arrostarsi o rostarsi che derivano da rosta, valgono schermirsi, difendersi. E.