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tamente si dee 1 fare innanzi a sì fatti uomini sì, che non si faccia atto alcuno, se l’uomo non vuol essere compreso. El; cioè Virgilio avvedutosi del mio pensieri, disse a me; Dante: Tosto verrà di sopra; qua su all’orlo di questo vii cerchio, Ciò ch’io attendo; cioè ch’io Virgilio aspetto, e che il tuo pensier sogna; cioè imagina: però 2 il sognare è imaginare, Tosto convien che al tuo viso si scuopra; cioè tosto convien che tu veggi quel che tu imagini; cioè ch’al nuovo cenno risponda novità. Sopra questa parte è da notare 3 allegorico intelletto, benchè sia un poco toccato col testo; e prima la corda che dice ch’avea cinta, significa una specie di fraude che si chiama atto o vero abito d’ipocresi 4: imperò che benchè la corda significhi religione 5, tanto vale quanto rilegamento: imperò religioso è doppiamente legamento 6; prima alli comandamenti come ogni fedele cristiano; et appresso alli consigli per lo voto ch’à fatto; perciò volle san Francesco che’ suoi frati in segno di ciò portassono la corda cinta, perchè si ricordassino ch’elli erano rilegati. E questa corda a chi la porta con l’animo, come con l’abito di fuora, è segno di vera religione; ma a chi la porta mal volentieri, o lasciala come la lasciò Dante, è atto d’ipocresia: imperò che mostra che sia religioso colui che non è. E perchè Dante era caduto in sì fatto peccato, Virgilio; cioè la ragione, comanda alla libertà dell’arbitrio che à seguitato la sensualità, che si scinga così fatto peccato lasciandolo quivi; cioè nel luogo dove dee stare; cioè nello inferno; e 7 questo lo conforta et ammonisce che si proponga di sciogliersi da sì fatto peccato, quando sia tempo e luogo debito. Che la porgesse a Virgilio ricolta et avvolta significa che la volontà si sottomettesse 8 alla ragione apparecchiata di stare al suo giudizio; e perchè la volontà tirata della sensualità non bene chiaramente e distintamente vede; ma implicitamente et oscuramente, però finge che gliele porgesse raccolta et avvolta: che Virgilio si volga in sul lato ritto, significa che il giudicio della ragione si volge sempre alla dirittura, se non è ingannato dalla discrezione: che giuso la gitti significa che la considera degna di pena dell’inferno, che è in quello viii cerchio ove si punisce la fraude, della quale ella è spezie: che la gitti di lungi dalla sponda significa che la giudica degna discretamente della pena, che si conviene all’ipocrisia; e perchè 9 per questa così fatta considerazione Dante levasse da sè ogni atto d’ipocresia.

  1. C. M. si dè stare innanti
  2. C. M. imperò che il sognare
  3. C. M. notare e da vedere l’allegorico
  4. C. M. d’ipocresia:
  5. C. M. religione: imperocchè è atta a legare, e religione tanto
  6. C. M. doppiamente legato
  7. C. M. e per questo
  8. C. M. sottomesse
  9. C. M. perchè questa così fatta condizione Dante l’avesse da sè ogni atto è d’ipocrisia.