Ora cen porta l’un de’ duri ec. Qui si comincia lo xv canto, lo quale 1 col sedecimo intende di trattare de’ violenti contra la natura tanto; e nel xvii canto, delli violenti contra la natura e l’arte 2, che sono puniti nel secondo girone del settimo cerchio insieme con li violenti contra Dio, secondo che finge l’autore; e dividesi questo canto principalmente in due parti, perchè prima finge che andando su per l’uno de’ detti due margini; cioè su per quello ch’era verso loro, si scontrò con ser Brunetto Latino e sua brigata, e come si riconobbe con lui e li ragionamenti ch’ebbe con lui soggiugne; nella seconda parte pone altri ragionamenti, che ebbe col detto ser Brunetto e delle sue condizioni e di Fiorenza, quivi: Et elli a me ec. La prima, che sarà la prima lezione, si divide in cinque parti: imperò che prima pone come continuarono loro cammino; nella seconda, come si scontrarono in una brigata d’anime, e come fu da una conosciuto, quivi: Già eravam dalla selva ec.; nella terza, com’elli riconobbe lei e come lo nominò e com’elli addomandò di andare con lui, quivi: Et io, quando ec.; nella quarta pone com’elli a quell’anima risponde, quivi: Io dissi a lui ec.; nella quinta pone lo modo, che tenea andando con la detta anima, quivi: Io non osava ec. Divisa la lezione, ora è da vedere la sentenzia litterale.
Noi montamo 3 su l’uno de’ detti margini, ch’erano le sponde del fiume ch’erano di pietra sicchè, perchè vi fosse caduto lo fuoco, non vi sarebbe acceso; e di sopra non vi potea cadere lo fuoco, perchè lo fummo del fiume lo spegnea 4. E pone due similitudini per mostrare come erano fatti questi margini, dicendo che come in Fiandra 5 è fatto tra Guizzante e Bruggia, che sono due città, per difendere la lor pianura sono fatti due margini di pietre, acciò che il flusso del mare non li allaghi; et a Padova è fatto similmente a uno fiume che si chiama la Brenta, due margini di pietre acciocchè difendano lo piano dal diluvio dell’acqua che viene la state, quando si risolvono le nevi che sono in su la montagna chiamata Chiarentana; così erano fatti quelli, benchè non fossino sì alti, nè sì grossi fatti dal maestro che li fe, qualunque si fosse. E dice che già erano tanto dipartiti dalla selva, che essendosi rivolti a dietro non l’avrebbe veduta, quando scontrarono una schiera d’anime che veniva lungo l’argine e ciascuna ragguardava Virgilio e Dante,
- ↑ C. M. nel quale col sestodecimo
- ↑ C. M. la natura e l’altre, che sono puniti nel terzo girone
- ↑ C. M. Noi montammo in su
- ↑ C. M. lo spegnava.
- ↑ C. M. in Fiandola