Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
394 | i n f e r n o xiv. | [v. 121-129] |
stanno li dannati solo per lo peccato originale, che non ànno altra pena se non che sono sanza allegrezza, perchè sono sanza la visione di Dio. E poi Stige che è interpetrato tristizia; e questo si verifica nel mondo: imperò che come è in peccato mortale, non solamente è sanza allegrezza; ma sta in continua tristizia d’animo mentre che sta nel peccato; e verificasi nell’inferno: imperò che l’autore à finto che in Stige si punisce 1 tra invidia et accidia in quanto sono stati per incontinenzia, li quali sono peccati 2 spirituali e sono sempre tristizia dell’animo. E poi è Flegetonte, ch’è interpetrato tutto ardente o tutto infiammante; e questo si verifica nel mondo: imperò che l’uomo che è in peccato d’ira, o di superbia, o di lussuria per malizia e bestialide, che si chiama violenzia, è in continua arsione d’animo e di corpo; e verificasi nell’inferno, come appare dall’ottavo canto in qua, et ancora nelli tre che seguiteranno. E poi è Cocito che è interpretato lagrime, o vero pianto: e questo si verifica nel mondo: imperò che chi è fraudolente 3 in alcuno peccato mortale sempre piange e lamentasi, o quando li suoi inganni non ànno l’effetto che vorrebbe, o quando tornano in lui, o veramente che la coscienzia sempre lo rimorde; e verificasi nell’inferno, come si mosterrà dal xviii canto in giù inclusive.
C. XIV — v. 121-129. In questi tre ternari l’autor finge come mosse uno dubbio 4 a Virgilio; cioè del fiumicello al quale pervennono e come Virgilio lo solve, dicendo così: Et io; cioè Dante dissi, s’intende, a lui; cioè a Virgilio: Se il presente rigagno; cioè fiumicello, del quale fu detto di sopra, Si deriva così del nostro mondo; come tu dici, Perchè ci appar pur da questo vivagno; cioè a questo letto del fiume e non altrove: con ciò sia cosa che per tutto l’inferno si dovrebbon trovare: con ciò sia cosa che in ogni luogo sia pena di peccati? Et elli; cioè Virgilio, disse, s’intende, a me; cioè Dante: Tu sai, che il luogo; cioè dell’inferno, è tondo; come dimostrato è di sopra; E tutto che; cioè benchè, tu sia venuto molto Pur a sinistra; cioè in verso mano manca; e questo finge moralmente: imperò che non si può scendere nell’inferno, se non si va a man sinistra; cioè per la via de’ vizi significata per la sinistra, come la via delle virtù significata per la destra, giù calando al fondo; questo è verisimile secondo la lettera; ma secondo moralità si verifica intanto, che Dante trattando de’ peccati à incominciato da’ meno gravi et è sempre disceso ai più gravi di grado in grado, Non se’ ancor per tutto il cerchio volto; cioè non ài ancor compiuto di dar la volta intorno; Per che, se cosa n’apparisse nova; come è questa di questo fiume, Non