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c o m m e n t o |
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strato 1 dallo Spirito Santo: et a similitudine di questa statua fece poi fare Nabucodonosor in campo 2 Duran, della provincia di Babilonia quella grande statua d’oro che fece adorare. Ma lo nostro autore non seguita quella al tutto; ma finge altre cose che fanno al suo proposito, e però vedremo lo testo e poi l’allegoria. Che tien volte le spalle ver Damiata; cioè questa statua volgea le reni alla città Damiata che è in Babilonia, E Roma guarda sì, come suo speglio; cioè tenea lo volto verso Roma et in essa ragguardava, come suo specchio. La testa sua; cioè di quella statua, è di fin or formata; cioè fatta d’oro fino, E puro argento son le braccia e il petto; cioè d’ariento puro avea lo petto e le braccia, Poi è di rame infino alla inforcata; cioè tutto l’altro corpo era di rame infino al fesso: Da indi in giuso; cioè dal fesso in giù; cioè tutte le gambe e li piedi, è tutto; questo vecchio, ferro eletto; cioè scelto, Salvo che il destro piede è terra cotta, sì che il piede ritto era di terra, E sta in su quel, più che in su l’altro, eretto; cioè che più si ferma sul piè ritto che era di terra, che in su l’altro ch’era di ferro. Ciascuna parte; della detta statua, fuor che l’oro; lo quale non era fesso, è rotta; cioè fessa, D’una fessura che lagrime goccia; cioè gitta continuamente lagrime, Le quali; cioè lagrime, accolte; insieme, foran quella grotta; del monte Ida. Lor corso; cioè delle dette lagrime, in questa valle; cioè dell’inferno, ov’erano allora Dante e Virgilio, si diroccia; cioè si discende correndo a modo di uno fiume: Fanno Acheronte; queste lagrime così correndo, fanno Acheronte fiume infernale, del quale è stato detto di sopra, Stigie; palude infernale del quale ancor fu detto, e Flegetonta; fiume infernale del quale ancor fu detto: Poi sen va giù; al fondo dell’inferno, per questa stretta doccia; cioè per questo stretto rigagnolo, al quale erano pervenuti, come detto è di sopra, Infin là, dove più non si dismonta; cioè infino al centro della terra: Fanno Cocito; queste lagrime fanno Cocito fiume infernale nel fondo dell’inferno, e qual sia quello stagno; cioè Cocito, Tu il ti vedrai; cioè tu Dante, però qui non si conta; cioè però non tel dico qui; e qui finisce la fizione dell’autore. Ora è da vedere quel che l’autore intese per questa statua; e per questo l’autor 3 dell’umana spezie, dal principio della sua creazione, infino alla durazion sua, che fu dalla creazion del mondo e durerà quanto piacerà a Dio che duri il mondo, lo quale tanto è che fu fatto che bene è vecchio, durato già VIMD 4 anni; e ben si conviene questa forma. E perchè il processo dall’umana 5 spezie nel mondo, secondo li poeti à avuto quattro
- ↑ C. M. ogni cosa insegnata
- ↑ C. M. in capo
- ↑ C. M. l’autore volse allegoricamente intendere lo processo dell’umana
- ↑ C. M. già sei mila cinque cento anni;
- ↑ C. M. dell’umana