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350 | i n f e r n o xiii. | [v. 1-9] |
cima in terra e stette come chi teme. Allora Virgilio rispose per Dante, dicendo: O anima offesa, s’elli avesse potuto credere alle mie parole quello ch’elli à veduto, non t’averebbe troncato; ma la mia credulità 1 mel fece inducere a cosa che ora mi pesa; ma dilli chi tu fosti sì, che per menda dell’offesa ti rinnovelli la fama suso nel mondo ove gli è licito di ritornare. Allora lo troncone rispose: Tu m’adeschi sì col dolce parlare, che io non posso tacere et a voi non sia grave, per ch’io duri nel parlare; e manifesta com’elli era Piero delle 2 Vigne che fu cancellier dello imperador Federico secondo e suo segretario tanto grato, ch’ogni altro segretario rimosse da lui, e fu tanto fedele all’uficio, ch’elli ne perdè la vita: imperò che li altrui cortigiani per invidia lo infamarono allo imperadore, sicchè venne in disgrazia di lui e fecelo abbacinare. Ond’elli sdegnato perchè non avea commessa colpa, per fuggire sdegno s’uccise, e con giuramento afferma che mai non ruppe fede al suo signore; e priega che se alcun di loro torna nel mondo che rischiari 3 la fama sua, che era macchiata per lo falso apposto a lui; e qui finisce la sentenzia litterale. Ora è da vedere lo testo con l’esposizioni morali o vero allegoriche.
C. XIII — v. 1-9. In questi tre ternari l’autor nostro finge come usciti della fossa entrarono nel secondo girone, ove si puniscono li violenti contra sè medesimo e descrive com’era fatto, dicendo: Non era ancor di là; cioè dalla fossa. Nota qui che di là dovea dire l’autore per rispetto del cammino che finge che facesse, e del luogo ov’elli finge che fosse; ma di qua dovrebbe dire, avendo rispetto quand’elli scrisse questo ch’era tornato nel mondo. Nesso; cioè lo Centauro che ci avea guidato, arrivato; per ritornare a’ suoi, Quando noi; cioè Virgilio et io Dante, ci mettemmo per un bosco; ove si puniano li violenti contra sè e le sue cose, Che da nessun sentiero era segnato; cioè non avea alcuno segno di via. Non fronde verdi; v’erano come sogliono essere nelli boschi, ma di color fosco; cioè nero, Non rami schietti; cioè stesi, delicati e diritti, ma nodosi e involti; questo dichiara quello, perchè intese 4 per quello schietti; Non pomi v’eran; in su quelli rami, ma stecchi con tosco; cioè pieni di sangue nero come tosco 5: Non àn sì aspri sterpi, nè sì folti. Qui fa l’autor una comparazione che nella maremma che è tra Pisa e Corneto non sono sì aspri boschi, nè sì folti là ovunque sono più fondati, com’era quello: sterpi sono pruni et altri piccoli arbuscelli i quali sono molto folti et involti insieme nella detta maremma, che si chiamano macchie. Quelle fiere selvaggie; per loro abitazione s’intende: imperò