97Cade in la selva, e non gli è parte scelta;
98 Ma là dove fortuna la balestra:
99 Quivi germuglia, come gran di spelta.
100Surge in vermena, et in pianta silvestra:
101 Le Arpie, pascendo poi delle sue foglie,
102 Fanno dolore, et al dolor finestra.
103Come l’altre, verrem per nostre spoglie;
104 Ma non però ch’alcuna sen rivesta:
105 Che non è giusto aver ciò, ch’om si toglie.
106Qui le strascineremo, e per la mesta
107 Selva seranno i nostri corpi appesi,
108 Ciascun al prun dell’ombra sua molesta.
109Noi eravamo ancora al tronco attesi,
110 Credendo ch’altro ne volesse dire,
111 Quando noi fummo d’un romor sorpresi;
112Similemente a colui, che venire
113 Sente il porco e la caccia alla sua posta,
114 Ch’ode le bestie e le frasche stormire.1
115Et ecco due della sinistra costa2
116 Nudi e graffiati, fuggendo sì forte,
117 Che della selva rompeano ogni rosta.
118Quel dinanzi: Or accorri, accorri, Morte;
119 E l’altro, a cui pareva tardar troppo,
120 Gridava: Lano, sì non furo accorte3
121Le gambe tue alle giostre dal Toppo.4
122 E poi che forse li fallia la lena,
123 Di sè e d’un cespuglio fece un groppo.
124Diretro a loro era la selva piena
125 Di nere cagne bramose e correnti,
126 Come veltri che uscisser di catena.
- ↑ v. 114. C. M. le frasche fremire.
- ↑ v. 115. C. M. dalla sinistra costa
- ↑ v. 120. C. M. Lano, non sì furo accorte
- ↑ v. 121. C. M. del Toppo.