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314 | i n f e r n o xi. | [v. 112-115] |
tra il venerdi’ santo e sabbato santo si dimostra per quel testo del xxi canto, prima cantica che dice: Ier più oltre cinque ore che quest’otta, Mille dugento con sessanta sei Anni compièr, che qui la via fu rotta: imperò che quella via si ruppe, quando l’anima di Cristo con la divinità discese nel limbo, e questo fu all’ora sesta del venerdi’ santo; sicchè fu la notte che va innanzi al sabbato, et era allora quasi presso al di’ per due ore, e questo si dimostra perchè dice: Che i Pesci guizzan su per l’orizonta. Pisces è uno de’ xii segni del zodiaco: questo è uno cerchio che è nel cielo del firmamento; cioè del cielo stellifero, ove secondo li Astrologi sono xii segni posti in questo ordine l’uno dopo l’altro, come appare in questo cerchio; sì che Aries che è il primo si congiugne con Pisces che è l’ultimo.
Et è da sapere che sei segni passono lo nostro emisperio il di’, e sei la notte, e ciascuno segno tiene di lunghezza del detto cerchio gradi xxx. Ancora è da sapere che il sole che è vie più basso che il zodiaco, sicchè tra lui e il zodiaco sono tre pianeti; cioè Marte, Giove e Saturno, sempre fa il suo corso sotto il zodiaco per lo mezzo di quello, sicchè mai non si parte dalla linea elittica che viene per lo mezzo del zodiaco: e va lo sole contra il movimento del primo mobile ogni di’ uno grado, benchè il primo mobile si tiri seco lo cielo del fermamento e tutti li altri cieli delle pianete 1, sicché in xxiiii ore tutti fanno una rivoluzione; e per tanto in xxx di’
- ↑ C. M. delli pianeti,