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cuore lo negano1, e che il bestemmiano, et alle sue cose; cioè alla natura et all’arte, sono puniti nel terzo cerchietto, come sono Soddomiti, Caorsini e bestemmiatori2 di Dio. E fatta questa distinzione del vii cerchio in tre cerchietti, distingue li altri due ove si punisce la froda, dicendo, che la froda che è con rimordimento di coscienzia, perchè procede da malizia, et eziandio da bestialità quando3 viene in usanza, si divide in due specie: imperò che froda si può usare verso colui che si fida, sì come in amico; et in verso colui che non si fida, se non come in uomo lo quale elli non à offeso, e questo secondo modo si punisce nell’viii cerchio, perchè è men grave: imperò che qui si rompe pure uno grado di carità; cioè l’amor naturale, e in questo sono puniti ipocriti, lusinghieri, maliziosi, falsatori, ladroni, simoniaci, ruffiani, barattieri, e simili peccatori. Mala frode, che si commette verso colui che si fida, è più grave perchè rompe due gradi d’amore: cioè lo naturale et accidentale, onde nasce fede speciale, e però si punisce nel nono cerchio, ove è il centro della terra, e qui è Lucifero: e questi cotali, che fanno frode a chi si fida, si chiamano traditori, e però dice che nel nono si puniscono li traditori. Et è qui da notare che tutte queste spezie si contengono sotto la superbia, o sotto la invidia che è sua figliuola. Ora è da vedere il testo con le allegorie, o vero moralitadi.

C. XI — v. 1-9. In questi tre ternari l’autor nostro finge come, continuando lo suo processo, pervennono in su una ripa ov’era la descensione nel vii cerchio, dicendo: In su l’estremità d’un’alta ripa. Estremità è l’ultima parte, ripa è ogni tagliamento di terreno; e dice alta4: chè grande abbassamento è dal peccato della eresia a quelli che si tratterranno di sotto: imperò che l’eresia viene con ignoranzia, e questi altri con malizia; e benchè ignoranzia non escusi lo peccato, pur lo sgrava. Che; cioè la qual ripa, facevan gran pietre rotte in cerchio. Questo dice per mostrare che la ripa era di pietre e non di terra; e dice grande, per mostrare che fosse alta la ripa; e dice in cerchio per osservare la fizione della ritondità de’ cerchi incominciata nel principio del poema. E moralmente queste grandi pietre significano grande ostinazione, o vero gravamenti che sono nelli seguenti peccati; e la rottura in torno5 significa la mala volontà, che cagiona che questi peccati non àn fine. Venimmo; cioè Virgilio et io Dante, andando per lo sentier detto di sopra, sopra più crudele stipa; cioè siepe, che chiude e circonda; e per questo si può

  1. Al nostro Codice manca — che — lo negano, - le quali tre parole abbiamo tolto dal Magliabechiano, acciocchè il senso corresse più spedito. E.
  2. C.M. biastimatori
  3. C.M. quando vive per usanza
  4. C. M. alta per mostrare che grande
  5. C. M. in tondo